mercoledì 25 marzo 2015

Cinquanta sfumature di... Disagio!




Ebbene sì, è arrivato il momento di parlarne. Ultimamente, nelle sale di tutti i cinema italiani è approdato lui, il misterioso Christian Grey dagli occhi di ghiaccio, i capelli color rame e gusti molto particolari. 50 Sfumature Di Grigio (50 Shades Of Grey) è il primo film di una (presunta) trilogia, tratto dall'omonimo libro della "scrittrice" statunitense E.L. James. Sono stata, per conto di ISchool, anch'io costretta ad assistere ad uno degli spettacoli e, posso affermare con certezza, che questo film,tanto preannunciato come il film dell'anno, in realtà è un soft porno con una trama leggermente più sviluppata. Partiamo dal principio. Il film si apre con il tanto atteso MrGrey che si allaccia le scarpe nel suo mega attico di Chicago. Successivamente, l'inquadratura va sulla protagonista femminile del film, Anastasia Steele, giovane studentessa di lingua Inglese che lo intervista per conto dell'amica malata. Lui, bello (ricco) e dannato, lei, di una bellezza che non verrebbe notata da persone della portata di Christian (la solita gnocca inconsapevole). Magicamente, come colpito dalla freccia di un qualche pseudo Cupido del masochismo, Christian decide che deve essere lei, Ana, la sua prossima sottomessa. Ci sarebbe da chiedersi come, in soli due incontri, lo scapolo più ambito del momento  possa arrivare a desiderare una ragazza che, secondo la propria opinione, sarebbe "nulla di che" e,  sempre in soli due incontri, Christian sapesse ogni minimo particolare riguardo la vita della malcapitata (STALKING ALARM). Da subito emerge la personalità di MrGrey, il solito cliché del maschilista uomo delle caverne, rivisitato, però ,per risultare adatto ad un pubblico di quarantenni sessualmente frustrate o ragazzine urlanti alle prime prese col sesso. Grey, infatti, non solo viene dipinto come un uomo incredibilmente geloso e prepotente, ma anche particolarmente rissoso nei confronti di chi cerca anche solo di parlare con la cara Anastasia. Da qui possiamo anche passare alla passività di quest'ultima la quale, per tutto il film, non farà altro che compiacere MrGrey nei suoi "giochetti", o rifiutarsi di firmare il contratto tra Dominatore-Sottomessa da lui propostole. Proprio per la sua passività, Anastasia rimarrà, per tutta la durata del film, accecata dai costosissimi regali che il suo Dominatore le offrirà, assecondandolo in ogni suo atto di esplicita prepotenza, dal venderle e farle rottamare l'auto presto sostituita da una nuova Audi, al comprare il posto in aereo accanto al suo, quando decide di volare in Georgia dalla madre. Quando finalmente, però, negli occhi della ragazza si accende una scintilla di buonsenso e Anastasia riesce a dargli del pazzo malato e a scappare via, purtroppo, il film finisce.

Emanuela Madonna

1 commento:

  1. Non ho visto il film, ma questa recensione mi piace. Nella sua "secchezza" e' una denuncia contro proposte pseudoculturali, che riportano indietro o tentano di riportare indietro coscienze già avanti sulla strada non solo della parità di genere ma soprattutto della democrazia.

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