I Segrini DOC

iSchool presenta: 

I SEGRINI “DOC”
Le diverse specie di “bestie non domate” che incontriamo nella giungla del nostro liceo. 


La scuola si può veramente definire come il microrganismo della società odierna, e come tutte le società, anche questa presenta – ahimè - una divisione in gruppi di modelli tipo che i ragazzi scelgono di seguire o meno: una personalità ancora non completamente formata è facilmente influenzabile, soprattutto se la si pone in un contesto scolastico fatto per lo più di apparenza.


ISTRIONE
Il cipiglio delle labbra ghignanti e lo sguardo degli occhi ridenti sembrano  suggerire sempre nuovi spunti ai  professori per quanto riguarda provvedimenti disciplinari.
È allergico ad ogni tipo di compostezza e sordo ad ogni benché minimo accenno di biasimo.
Gira per le classi come un vero “giullare di corte” escogitando sempre nuovi modi per catturare l’attenzione degli studenti.
Veste in maniera consona alla sua  personalità istrionica: jeans, rigorosamente a vita bassa  e magliette dai colori vivi e sgargianti. Sembra quasi , a giudicare dal sorriso di sfida che fa capolino sulle sue labbra, che per lui la scuola non sia altro che un gioco  e , ogni attacco alla su persona un nuovo modo per mettere a dura prova la pazienza dei prof.
È ironico e , a volte, le sue battutine taglienti - obbligatoriamente proferite in dialetto napoletano- riescono ad essere più che efficaci contro chi osa ribattere alle sue parole : è capace di congelare –altre che suscitare il sorriso di chi gli si oppone , sul suo volto  mai un accenno di tristezza e di malinconia.
La risata è il suo mestiere e, pure essendo una figura impertinente,  è uno dei punti cardine di tutto il liceo che i ragazzi, a volte, cercano di imitare , e riesce a rendere le nostre giornate , anche se in maniera fin troppo audace , meno tetre.
Ma, ovviamente , questa figura viene considerata in maniera del tutto diversa da chi è oggetto delle sue battutine.



GRIFFATO

Questo tipo di ragazzo è quello che rappresenta  -poveri noi! – l’immagine del nostro liceo, riuscendo ad occupare ,a volte senza molte difficoltà, la carica di rappresentanza di istituto.
Impossibile non notarlo, impossibile per lui passare inosservato , mentre risatine nervose, provenienti da uno sciame di ragazzine vocianti lo accompagnano per i corridoi.
Perfetto modello di studente scansafatiche divide la sua giornata scolastica tra la presidenza e l’angolo dei fumatori,
Non un solo sguardo è capace di filtrare l’aria di mistero che l’avvolge , visto che i suoi occhi sono sempre nascosti dalla maschera scura degli occhiali da sole , che gli conferiscono una parvenza di tranquillità quasi anormale …
Cammina per i corridoi sempre accompagnato da una cricca di amici – che potremmo quasi definire suoi subordinati – tutti fotocopie malriuscite della sua persona ( ovviamente firmata da capo a piedi ). Dai suoi gesti  controllati traspare  un’aria che potremmo quasi definire di “ braveria”  e nel modo di camminare sfacciato e a testa alta trasuda la sua apparente sicurezza personale.
Ma , il suo atteggiamento, può risultare per ceti versi quasi … buffo! : proprio l’altro giorno , all’ uscita di scuola, mentre la tempesta infuriava con tutta la sua violenza  battendo sui vetri sporchi dell’istituto , ho visto uno di questi ragazzi , riparato con tante altre ragazzine che si lamentavano a gran voce per il loro lavoro di piastra sciupato, sotto il portico  con le sue immancabili scarpe firmate  e gli occhiali scuri bagnati da minuscole goccioline di poggia … quasi  volesse sfidare il cielo  in una protesta muta di ostentazione!
Ma, quanto diversa potrà mai essere questa figura che – fortunatamente non rappresenta la maggioranza – da noi altri studenti?
Ad uno sguardo più attento il suo atteggiamento potrebbe sembrare solo un’altra delle tante pose”  studiate , un sistema che tutti siamo bravi  ad escogitare per nasconderci dal biasimo e dalla commiserazione altrui.


“REIINA”

E,  come non fare cenno alla figura che, inevitabilmente abbiamo la “fortuna” di incontrare percorrendo i corridoi del nostro liceo?
Il ticchettio  fastidioso dei tacchi alti che preannunciano e accompagnano la sua camminata risultano totalmente inadatti per la sua età.
Quasi non si riesce a scorgere il suo vero viso , visto che questo è totalmente imprigionato in una spessa maschera di trucco e mascara  e, sembra quasi che la sua figura scompaia  interamente  dietro la immancabilmente ridicola  borsa sovradimensionata che  ostina a trascinarsi dietro.
Vive con la convinzione  che la scuola sia il suo regno , si sente una reale con una corte, ma molto al di sopra del re stesso  e i suoi tesori sono i vestiti e la condizione sociale..
Il nome o, per lo meno l’immagine di questo personaggio  è conosciuto da ogni studente , considerando i numerosi pettegolezzi  che immancabilmente circolano sul suo conto, facendola sentire stupidamente felice.
È ironica, viziata  e  saccente e, a volta, le sue battute  , taglienti come lame affilate riescono a ridurre la vittima designata quasi in lacrime.
È ammirata da buona parte delle ragazzine – beata idiozia! -  e dei ragazzi  che sembrano letteralmente sbavarle alle spalle , ed è sempre alla ricerca di una buona occasione per mettere alla prova il suo immeritato potere.
È quasi sempre circondata da un gruppo di ragazze- che, più che sue amiche somigliano molto a lacchè di corte- che cercano di imitare il tutto e per tutto il suo abbigliamento e la sua apparente sicurezza  e superiorità.
Sembra , in un certo senso,  che da quei vestiti firmati trasudi  il suo vero credo: bellezza, ricchezza, successo.
Per lo meno  questa è l’immagine che codesto personaggio tende a dare di sé, immedesimandosi  e nascondendosi in una maschera: posso solo immaginare tutto il degrado  e la malcelata fragilità dietro a una facciata , che seppur ben costruita, è pronta a sbriciolarsi al minimo tocco.


RICCIO

Quest’ ultimo personaggio è solito occupare un posto marginale nella vita scolastica di tutti i giorni.
È l’emblema del silenzio stesso , e per certi versi , il suo comportamento indifferente e di poco interesse può risultare per alcune persone fastidioso.
Anche lo sguardo dei prof. sembra scivolargli inerte addosso, come se il posto da lui occupato fosse vuoto,la sua media scolastica è o completamente disastrosa o sorprendentemente brillante in alcune materie ,poche cose riescono ad entusiasmarlo .
Presente sul viso è il cipiglio tipico di chi vive ossessionato da un’idea fissa , che a volte non è altro che un’imposizione sul suo futuro da parte dei genitori.
Considerato lo “strambo della situazione”, si confida, le rare volte in cui lo si vede ridere, solo con persone in cui sembra aver riconosciuto la propria solitudine.
Non sappiamo da dove derivi il suo modo di essere così cameratesco: condizione naturale o imposizione sociale?
La sua vera natura è un mistero. Cammina per l’istituto come un alieno in un paese sconosciuto, finito lì per caso.
È il bersaglio preferito dei bulli e , ormai , il suo atteggiamento  di fronte agli sberleffi è di indifferenza mista ad apatia, come se fosse stato temprato da quegli insulti ripetuti.
Ma, quanto mai potrà essere diverso questo personaggio dagli altri due sovra descritti?
Tutti e tre sono reduci da esperienze terribili e sofferenza  e nei loro cuori alberga un profondo senso di inadeguatezza, anche se non ne sono consapevoli, sono più simili di quello che si possa immaginare: i primi due si nascondono dietro una maschera , il terzo dentro se stesso. Non è una condizione ideale per nessuno dei tre : basterebbe un po’ di sincerità e di sano amor proprio , comprensione e coraggio per riuscire ad essere se stessi , abbandonando ogni maschera , per riscuotersi dall’apatia  e magari essere più felici e indifferenti al giudizio altrui.       



Fabiola Castaldo                                                                                                               

5 commenti:

  1. Aggiungerei un ultimo personaggio: "il finto giornalista sfigato"

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  2. ahuuha merdeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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  3. ricordo ad Anonimo che siamo ciò che diciamo.....facile nascondere l'identità ed offendere ....meglio provare a fare.....sono certa che non ricapiterà

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  4. Per quanto sia un articolo brillantemente scritto,siamo in un normale Liceo,non in "Means Girl".

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