martedì 20 febbraio 2018

Il nostro anno

E ora?

Si avvicina...
A volte sopravvalutato e il più delle volte sottovalutato, é giusto definirlo: 'Il primo grande esame della nostra vita'? 
Tutto é iniziato con la trepidazione per l'attesa delle  fatidiche materie d'esame e, ditemi, a quanti di voi si è impallato il cellulare per i troppi messaggi dei vostri compagni di classe? Tra delusioni per alcuni e sollievo per altri, finalmente siamo a conoscenza, relativamente, di ciò che dobbiamo aspettarci. E ora? Ora inizia l'ansia per ciò che potrà accadere, ora inizia la scalata verso il traguardo finale. 
Oggi, pensando a tutto ciò, non nasce in voi un senso di malinconia per tutto quello che lasceremo  e allo stesso tempo di impazienza per ciò che arriverà? 
Camminiamo per i corridoi della nostra scuola e non ci rendiamo conto che, un giorno, ognuno di noi diventerà qualcuno che forse oggi neanche immaginiamo. Guardatevi, vedete un architetto? Un medico? Un muratore? Osservatevi tra di voi e, ditemi cosa vedete? Il vostro compagno di banco chi diventerà? La vostra migliore amica, varcate quelle porte per l'ultima volta, sarà più la vostra migliore amica? 
Quanti di voi hanno le idee chiare per il proprio futuro e quanti di voi stanno lottando per ottenere ciò che sognano? Credo che  l'unica cosa che possiamo davvero fare è studiare, studiare tanto, ma farlo non per il voto, non per i nostri genitori, non per i professori, ma per la nostra soddisfazione, per le persone che siamo e che diventeremo, fatelo per poter guardare il mondo con gli occhi di Pascoli, consapevoli del fatto che in ognuno di noi c'è sempre un fanciullo con brividi, ma anche lacrime e tripudi; fatelo perché studiare apre la mente e non c'è niente di più affascinante del guardare, con totale ammirazione, la perfezione delle statue di Canova e l'enigmatico sorriso della famosa Gioconda; fatelo perché non c'è niente di più dignitoso dell'emozionarsi nel leggere una poesia di Shakespeare, ma soprattutto godetevi questi ultimi mesi, perché questi saranno gli anni che più rimpiangeremo e che meno potranno ritornare. 
Lasceremo un pezzo del nostro cuore in questa scuola, lasceremo i nostri più bei ricordi, lasceremo tra quei banchi i nostri sorrisi, le nostre lacrime, i nostri abbracci e i nostri sogni, come in una libreria stracolma di libri accumulati da anni, impolverati e dimenticati, ma che rendono quella libreria ricca più che mai. 
Ai miei compagni di classe e a tutte le quinte, spaccate tutto e dimostrate chi siete, questo è il nostro anno.  

            
                                                     Maria Cristiano VZ



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