martedì 21 dicembre 2021

Giornata di incontro sui temi della legalità al Liceo "Emilio Gino Segrè" di San Cipriano

Giornata di incontro sui temi della legalità al Liceo "Emilio Gino Segrè" di San Cipriano.
Il giorno 20 Dicembre 2021, tutte le classi dell’istituto hanno partecipato ad una conferenza che ha avuto come protagonisti il Procuratore capo del tribunale di Benevento, dott. Aldo Policastro, ed il prefetto di Ravenna, S.E. dott. Enrico Caterino, durante la quale i medesimi sono stati insigniti, dal sindaco di San Cipriano, dott. Vincenzo Caterino, della cittadinanza onoraria. 
Entrambi gli ospiti hanno colloquiato con gli studenti, raccontando le loro esperienze e fornendo numerosi spunti di riflessione sull'amore per il proprio territorio e sull'impegno civile.
«È incredibile come la natura di un essere umano possa essere compromessa non solo dal pregiudizio, ma dalle referenze geografiche che fanno scattare quel pregiudizio». Sia per Aldo Policastro che per Enrico Caterino, le condizioni sociali, e  soprattutto lavorative, sono state oggetto di osservazioni e discriminazione da parte di chi gli stava intorno. Policastro racconta che appare quasi impossibile lavare l’onta quando la zona di provenienza è l’agro aversano: «Sembra che ti facciano sentire il peso per qualcosa che non hai fatto o che sia colpa tua se, in quei luoghi, l’illegalità è una condizione da cui non puoi esimerti».
Il Prefetto inizia il suo discorso con un ricordo: «La marmellata a colazione che sta sul tavolo di ogni famiglia, che ha la fortuna di svegliarsi sotto quel sole, accanto al mare del Villaggio Coppola e il fiume Volturno, al tempo era una “sacca” di cancrena, terra della criminalità»; il Prefetto è stato costretto ad abbandonare ogni cosa per svolgere la sua funzione di servitore dello Stato. Oggi racconta che è stato triste decidere di partire, lasciando, insieme ai luoghi e alle persone care, quella dimensione di agroaversanese che pure dà i natali a gente fiera, che si guadagna da vivere onestamente. Da qui il monito per un rilancio, rivolto alle nuove generazioni, affinché non si perdano d’animo e combattano con giusti ideali le angherie e i soprusi, perché quando si parlerà di loro in società, non si legga più sui volti della gente la disapprovazione o il disprezzo, ma si dica invece “quello è un uomo onesto, quella è una donna dai sani principi; entrambi ce l’hanno fatta, pur vivendo in una terra difficile”.

Florinda Fedele, VA

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