Ancora una volta il nostro liceo è stato preso di mira, per la seconda volta nel corso di quest’anno scolastico.
Stiamo attraversando un periodo storico difficile e complesso e la scuola è stata, per noi giovani, l’unico luogo in grado di preservare una quotidianità ormai persa, di ricucire lo strappo creato tra il nostro presente e il futuro che ci costruiremo. Tuttora non abbiamo la possibilità di viverla come vorremmo, eppure, digitalmente, tra DAD e DDI, la scuola non si è mai arrestata, continuando ad essere il mezzo per scoprirci e porre le basi per il nostro avvenire.
L’istituzione scolastica è il cuore pulsante della società ed è per questo che toccarla significa toccare noi, violare noi, nel profondo.
Con non poche difficoltà proviamo ogni giorno a costruirci, a cercare il nostro posto tra voi che, invece, ci sottraete gli unici strumenti attraverso cui poterlo fare.
“Come voi” è tutto ciò che non vorremmo essere e, se la scuola insegna questo, sfondare muri e rubare computer non sarà mai sufficiente a spegnere la nostra sete di cultura, legalità e giustizia.
I rappresentanti e gli studenti tutti del “Segrè”.
E' un atto stupidamente dannoso.
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