mercoledì 23 gennaio 2019

Intervista ai volontari AIL


Da quasi cinquant’anni l’AIL(Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus)  pone al centro della sua filosofia  e della sua attività il malato e la sua famiglia, nel totale rispetto della persona e della dignità umana.

Il 5 Dicembre 2018, Giornata Internazionale del Volontariato, l’associazione, che fa visita alle scuole italiane con il proposito di promuove e sostenere la ricerca scientifica, sensibilizzando l’opinione pubblica sulla lotta contro le malattie del sangue, ha fatto visita, tra le tante, anche alla nostra scuola. L'iniziativa si è svolta, in 4800 piazze italiane, grazie all’impegno di migliaia di volontari che hanno offerto una stella di Natale in cambio di un contributo di 12 euro. È stata unoccasione per conoscere più da vicino alcuni dei volontari che fanno parte della grande famiglia AIL, ed è in questoccasione che cè stato modo di intervistarli e scoprire cosa li spinge a compiere un gesto damore come questo.

Vi postiamo, quindi, qui di seguito l’intervista.

«Cosa l’ha spinta a fare volontariato?»

« È stata principalmente la mia collega che, da questa lunga e dura lotta, è uscita vincitrice. »

«Nel corso degli anni, grazie anche alle donazioni e al contributo dei volontari, quali passi avanti sono stati fatti nel campo della ricerca?»

«I picchi dei dati relativi alle morti per leucemia si sono notevolmente abbassati nel corso degli ultimi trent’anni. L’AIL è nata circa cinquant’anni fa, e quest’anno festeggiamo la trentesima edizione delle “Stelle di Natale”; sono inoltre stati fatti tantissimi progressi non solo in campo medico, ma anche per quanto riguarda l’assistenza medica agli ammalati, come le case costruite per ospitare persone colpite da questa stessa malattia, in modo da facilitare l’accesso alle cure, anche in vista delle ingenti spese a loro carico e dello stress fisico a cui, altrimenti, sarebbero sottoposti.»

«Quanto è, e quanto è stata generosa la popolazione della Campania con la vostra associazione?»

« È il primo anno che ci rivolgiamo ad un istituto superiore, e sono rimasto molto colpito dalla generosità e dalle risposte certamente positive alla nostra richiesta di aiuto. La speranza è dunque che questa campagna di sensibilizzazione serva ad incrementare la partecipazione della comunità, anche in un futuro prossimo, dunque la risposta alla domanda  precedente è: sì, la Campania risponde bene!»

«Per quanto riguarda, invece, il tasso di leucemie diagnosticate in Campania, intorno a che numero si aggira?»

«Al momento non siamo a conoscenza di dati precisi, purtroppo, ma è sicuramente più alto in confronto ad altre regioni d’Italia.»

Così si è conclusa l’intervista per la realizzazione della quale abbiamo avuto il piacere di fare la conoscenza dei nostri volontari AIL.

Ida Cantone
Nikla Nobis
VZ

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