Il 19
febbraio 2018 si è tenuto a Forcella, nella biblioteca dedicata ad Annalisa
Durante, uccisa dalla camorra a 14 anni il 27 marzo 2004, un incontro per
ricordare la ragazza nel giorno del suo ventottesimo compleanno.
A questo
incontro hanno partecipato varie scuole, tra cui il “Vittorino da Feltre” di
San Giovanni a Teduccio, che ha esposto vari cartelloni nella biblioteca in
memoria di Annalisa, l'istituto “Adelaide Ristori” di Forcella e il Liceo “E.
G. Segrè” di San Cipriano d'Aversa.
Durante
l'incontro hanno ricordato Annalisa i versi dei poeti Vincenzo Russo e
Giuseppina Dell'Aria e particolare rilievo hanno assunto le parole
dell'assessore alla Cultura e al Turismo di Napoli, Nino Daniele, che, facendo
riferimento alle parole dello scrittore Paolo Miggiano, ha sostenuto che
Annalisa, il giorno in cui è stata uccisa, «non si trovava nel posto sbagliato
al momento sbagliato, ma nel luogo in cui una ragazzina della sua età doveva
stare». Paolo Miggiano, autore del libro "Ali spezzate", ha dato
ulteriori spiegazioni alle vicende raccontate nel suo libro, volto a ricordare
la morte di Annalisa e di tutte le altre vittime innocenti della camorra, profilando
e denunciando, nel contempo, le dinamiche della criminalità organizzata.
Gli studenti di ogni istituto hanno posto
domande a Giovanni Durante, padre di Annalisa, presente all'evento, che ha
invitato i genitori a stare accanto ai propri figli per non permettere loro di
prendere una cattiva strada e ha auspicato che la sua biblioteca possa
realmente essere d'aiuto ai giovani e far crescere il suo rione. Il Liceo “Segrè” ha partecipato donando al
padre di Annalisa libri per la biblioteca; in particolare, la classe III Z gli
ha consegnato un quadretto con una foto di Annalisa e una della classe,
riportante una dedica ("Ad Annalisa, la bellissima di Forcella. Noi saremo
la tua memoria!") e una citazione della ragazza ( "Mi piace pensare
che la mia vita non finirà con la morte, mi piacerebbe restare nella memoria di
chi resta").
Per alcune
ore tutti hanno sentito la "presenza viva" di Annalisa nella
biblioteca.
Fabiana
Cantiello, III Z
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