lunedì 19 febbraio 2018

La fiaccola della memoria





Parola d’ordine: memoria.
E proprio la memoria è stata la protagonista della giornata di oggi, in cui, al liceo “E. G. Segrè” di San Cipriano d’Aversa, si è tenuta la manifestazione “La fiaccola della memoria”, per ricordare le vittime di camorra.
Particolare attenzione è stata dedicata alla figura di Federico Del Prete, venditore ambulante e sindacalista dello S.N.A.A. (Sindacato Nazionale Autonomo Ambulanti), che ha svelato e denunciato attività di racket da parte di clan camorristici ai danni proprio dei venditori. Ucciso il 18 febbraio 2002, da esponenti del clan La Torre di Mondragone, alla vigilia di un processo in cui avrebbe dovuto testimoniare contro un vigile, accusato di estorsione.
Tra gli ospiti, Luigi Ferrucci, vicepresidente nazionale della federazione antiracket e presidente dell’associazione FAI di Castel Volturno; Tina Borzacchiello, presidente della cooperativa sociale Davar che gestisce la cioccolateria sociale “Dulcis in fundo”; la giornalista Tina Cioffo e la psicologa Chiara Arrichiello. Assente all’appello il fratello di Federico, Vincenzo Del Prete, il quale ha però ringraziato, tramite Tina Cioffo, tutti noi ragazzi, per essere lì, oggi, a ricordare, per fare in modo che cose del genere non accadano più.
Si è parlato, dunque, della necessità della memoria, ma non solo. Un’altra parola chiave è stata “riscatto”.    “Io non credo più alla favola dello Stato che viene a salvarci” ha detto Tina Cioffo. Ognuno di noi ha bisogno di riscattarsi da solo, di dimostrare al mondo che il nostro territorio non è lo scarto dell’Italia, che siamo capaci di combattere e contrastare la criminalità con le nostre forze. Dobbiamo metterci la faccia, non dobbiamo chiudere un occhio, fingere che tutto vada bene.
Come ha fatto Tina Borzacchiello, con la cioccolateria sociale “Dulcis In Fundo”, nata a pochi metri dal luogo in cui Del Prete venne ucciso. Un luogo che vede al lavoro non professionisti, ma disabili, istruiti da un maestro cioccolataio, che qui possono riscattarsi, dimostrare di poter essere autonomi e indipendenti.
La mattinata si è conclusa con degli interventi da parte degli alunni, tra cui domande agli ospiti e la lettura di un racconto dedicato alla figura di Del Prete, scritto dall’alunna Pasqualina Zara, e, infine, con l’accensione simbolica di una fiaccola, la fiaccola della memoria, per far sì che tutti continuino sempre a ricordare. 

Alessandra Iorio, IV Z

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