giovedì 17 novembre 2016

Solo un altro minuto



Quante volte vi è capitato di essere interrotti mentre stavate tranquillamente leggendo un post su Facebook o su Twitter?
A chi non è mai capitato di rispondere:" solo un altro minuto" ?
Riuscire veramente a staccarsi dopo quel minuto  rappresenta per molti un'impresa titanica, degna di essere paragonata alle dodici fatiche di Ercole. Sì, vivere nel mondo virtuale è diventata l'alternativa alla realtà. Non metto certo in dubbio che nel cyberspazio si abbiano un'infinità di opzioni su come passare il tempo, ma quando la connessione si spegne o terminano i giga cosa succede? Accade che molti non riescono  a vivere una vita vera. Secondo alcuni recenti studi la I.A.( Internet Addiction, nota anche come Dipendenza da Internet) dilaga tra i  giovani, provocando disturbi sia fisici che comportamentali.
Tra i sintomi più comuni troviamo:
    Emicranie, peggioramenti della vista e crisi epilettiche;
    Irritabilità oppure instabilità emotiva, dopo una limitazione dell'accesso ad Internet;
    Difficoltà nelle normali relazioni interpersonali e incapacità di creare "solidi rapporti affettivi".
Se per caso avete riscontato qualcuno di questi sintomi, vi proponiamo alcune soluzioni:  cercate di crearvi nuovi hobbies e di  ampliare i vostri interessi; visitate una mostra d'arte; andate al cinema… l'importante è cercare di arricchire il vostro bagaglio culturale attraverso esperienze di vita.
Se anche con questi piccoli accorgimenti non foste riusciti a cavare un ragno dal buco, dovrete per forza confidarvi con qualcuno che sia in grado di " disintossicarvi" .
Non è importante quanto tempo si vive, ma come si vive. Non sprecate la vostra vita, cercate di rendere ogni giorno un capolavoro.
Carpe diem.
 Tonia Guaglione

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