martedì 8 novembre 2016

Pokèmon Go: tra finzione e realtà.



Qualcuno di voi si è mai chiesto l'origine del nuovo fenomeno 'Pokemon Go' che sta spopolando nel mondo?
Bene, sappiate che i Pokèmon nascono  in Giappone, paese  in cui era molto diffuso l'hobby, per i bambini, di collezionare insetti. Satoshi Tajiri,un bambino che viveva in un subborgo di Tokyo e a cui non piaceva particolarmente la scuola, era solito raccogliere insetti nei campi e nelle foreste. Alla fine degli anni Sessanta, quando i campi vennero sostituiti da appartamenti e costruzioni varie, egli ebbe l'idea di creare i Pokèmon per dare la possibilità ai bambini di raccogliere animali, come lui amava fare. L'idea si concretizzò con la pubblicazione di due videogiochi per Game Boy: Pokèmon Versione Rossa e Pokèmon Versione Blu. Anche se aspramente criticato da molti, con il passare del tempo, il fenomeno 'Pokèmon' ha invaso tutto il mondo fino a che, con l'arrivo degli smartphone e dei tablet sono state pubblicate svariate app tra cui Pokèmon Go. Secondo quanto dichiarato da un report realizzato dalla società di analisi, App Annie, il celebre Pokèmon Go avrebbe raggiunto il traguardo di 600 milioni di incassi in soli 90 giorni. Si tratta di un viaggio tra il mondo virtuale e reale che fa uso di veri e propri luoghi per incoraggiare i giocatori ad esplorare il mondo per catturare i Pokèmon selvatici. Ma.. cosa rende speciale questo gioco? La rivoluzione sta nel fatto che il gioco è proiettato nella realtà tramite la geo-localizzazione, di conseguenza obbliga i gamers a uscire fuori dalle proprie abitazioni alla ricerca di Pokèmon per le strade, nei musei , persino nei cimiteri! Ci sono, infatti, persone che proprio grazie a questa App hanno superato periodi bui della loro vita. C'è chi ha addirittura scritto "Pokemon Go è riuscito a fare in pochi giorni quello che non hanno fatto mesi di farmaci contro la depressione". Ancora a favore, c'è chi afferma che questa App spinga a camminare molto e quindi a fare un bel po’ di attività fisica. Come, però, tutto, ci sono lati positivi e negativi.  Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro afferma che con la geolocalizzazione si rischia di esporre i piccoli giocatori a moltissimi pericoli, come capitato in Missouri, dove tramite l'applicazione, dei rapinatori armati hanno attirato e derubato 11 adolescenti in una zona isolata. Purtroppo il numero di ragazzini e adulti che che sono finiti in ospedale per cadute e ferite varie sono in costante aumento.Per concludere,il problema non è dato dal gioco in sé, essendo un prodotto creato con il  solo fine dello svago e divertimento, ma  la vera minaccia è nascosta nella cattiva educazione al mondo digitale,nella dipendenza da esso  e nella crescente alienazione di molti giovani che trascorrono le giornate catapultandosi in un mondo parallelo, dimenticandosi della realtà.

Rosalia Di Lauro

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