lunedì 16 maggio 2016

ASSISI: ARTE, STORIA E MOLTO ALTRO

Assisi, città umbra patria di San Francesco e Santa Chiara, è un museo naturale di storia e arte cristiana, con numerose chiese, anche di piccole dimensioni, che rendono  la piccola cittadina un tesoro da scoprire fino in fondo. Le sue stradine, ammirate dai  turisti tutto l’anno, si animano particolarmente alla fine di aprile, quando la popolazione è in fermento per l’organizzazione dell’attesissimo Calendimaggio…
Uno dei monumenti più famosi di Assisi, meta sicura di chiunque si appresti a visitare la città, è la Basilica di San Francesco. Con la forma della lettera greca tau, ospita le spoglie del santo, in una cripta sovrastata da una lampada votiva alimentata dall’olio che ogni anno, il 4 ottobre, una regione d’Italia dona alla Basilica. Sia le cappelle e il transetto della Basilica Inferiore, sia le pareti della Basilica Superiore, sono adornate con dipinti dei maggiori artisti italiani: Cimabue, Giotto, Simone Martini, Pietro Lorenzetti ed altri.
Tra le tante chiese che rendono suggestiva Assisi, come il Duomo di San Rufino, dove Francesco fece la sua prima predicazione, e la chiesetta di San Damiano, dove si trova il crocifisso che parlò a Francesco (il cui messaggio fu “Francesco, va e ripara la mia casa che cade in rovina”), di particolare importanza è la Basilica di Santa Chiara. In stile gotico italiano, si rifà alla sobrietà tipicamente francescana, per cui la facciata è spoglia, decorata quasi esclusivamente da un grande rosone a cerchi concentrici, e l’ interno si presenta disadorno.
Nei dintorni della città, importanti da visitare sono anche l’eremo delle carceri, dove Francesco trascorreva lunghi periodi con i suoi compagni per meditare, a stretto contatto con la natura, e la Basilica Patriarcale, all’interno della quale è conservata la Porziuncola. Questa è forse uno dei maggiori simboli della religiosità, richiamo per i francescani di tutto il mondo. A questo luogo sono anche legati episodi miracolosi che riguardano il santo, come quando Francesco, per evitare il diavolo, si gettò su un cespuglio spinoso; il sangue, scendendo sui rovi, trasformò il cespuglio in roseto, le cui rose crescono ancora ora, solo in questo luogo, senza spine.
Di sera l’atmosfera di Assisi diventa magica, quando innumerevoli luci illuminano le stradine avvolte nel silenzio. Ad un tratto, però, il silenzio è spezzato da un leggero mormorio, che si trasforma in voci concitate, che poi si concretizzano in uno sciame di persone con magliette rosse, su cui si legge la stessa scritta: magnifica parte de sotto. Si tratta di cittadini di Assisi, che alla fine di aprile si preparano per il Calendimaggio. Questa manifestazione, che si svolge il giovedì, venerdì e sabato successivi al primo maggio, vede sfidarsi le due parti in cui è divisa la città: la magnifica parte de sotto e la nobilissima parte de sopra. In una suggestiva atmosfera medievale tutti indossano costumi che ricordano quel periodo, sfidandosi con musica e balli, e proclamando, alla fine della festa, la parte vincitrice. Questa manifestazione trae origine da tempi antichi, quando si festeggiavano, appunto, le calende di maggio, il ritorno della primavera e quindi il rinnovo della vita. Le prime divisioni interne iniziarono nel medioevo, tra la parte de sopra (formata da ghibellini, con a capo la famiglia dei Nepis) e la parte de sotto (formata invece da guelfi, con a capo la famiglia dei Fiume).
Una città, insomma, tutta da scoprire, situata in un luogo molto suggestivo, dove meraviglia e stupore sono garantiti.

Alessandra Iorio

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