lunedì 15 febbraio 2016

Intervista a Gianluca di Gennaro

Ciao , Gianluca! Grazie per aver accettato di rilasciare una breve intervista per ISCHOOL.  La prima domanda sorge spontanea,chi è Gianluca di Gennaro? E come nasce la passione per il cinema?

“La passione per il cinema  è nata sicuramente nel modo più inconsapevole possibile perché ho iniziato a 11 anni con uno spettacolo a teatro che si chiamava “Quartieri spagnoli”. Quella è stata la mia prima esperienza  e ,di conseguenza, non ho avuto proprio il tempo per appassionarmi  oppure per avere  il sogno del cinema o di  fare l’attore nella mia vita. Mi sono trovato a partecipare a  questo spettacolo  perché provengo  da una famiglia che ha sempre fatto questo lavoro. Tutto parte da mio nonno, Nunzio Gallo che ha vinto Sanremo, ha fatto diversi film e i suoi figli,i miei zii, hanno sempre lavorato in teatro e quindi c’è stata questa prima esperienza con loro al teatro Cilea un po’ di tempo fa. Poi da lì ho avuto la fortuna di essere notato a teatro e  mi hanno poi chiamato a far parte del cast del film “Certi bambini” .


Ha mai lavorato con qualche persona che hai ammirato ?

“Sì, sicuramente,  anche perché questo è un mestiere che in un modo o nell’altro ti porta a conoscere tantissime persone dalle quali  puoi imparare qualcosa. Artisticamente ne ho conosciute tantissime brave che sicuramente mi hanno potuto arricchire in qualche modo.”

La cosa più bella e quella meno bella durante le riprese?

“La cosa più bella è capire  che stai lavorando bene, che stai mettendo tutto te stesso in quello che stai facendo . Le meno belle? Le meno belle non credo accadano sul set; le meno belle ci sono forse nei momenti di fermo, nei momenti di stop. La vita dell’attore  non ha  delle regole, non ha orari regolari, non ha  abitudini,  magari passi da giorni in cui lavori dalle 7 del mattino alle 10 di sera, a giorni privi di impegni, vuoti. Quindi hai difficoltà a stabilire un equilibrio con te stesso.”


Tre domande da appassionato: il tuo attore e regista preferito e il film della vita? I tuoi non valgono, mi raccomando.

 Il mio attore preferito in assoluto è senz’altro Jake Nicholson su tutti.
Con i film mi metti in difficoltà ,sono davvero tanti  e non saprei adesso  sceglierne uno, davvero ce ne sono tantissimi.
Il regista preferito e con il quale mi piacerebbe anche lavorare, essendo  anche lui napoletano, è ovviamente Sorrentino.

Se ripensi al tuo percorso nel mondo del cinema ,da attore a soli undici anni nel musical “Quartieri spagnoli", all'interpretazione di Andrea in “Come un delfino”, cosa pensi ?

Eh, penso sicuramente che è passato molto tempo, sono passati 13 anni e sono passati nel modo più bello dal punto di vista artistico e lavorativo perché ho avuto la fortuna di poter fare molte cose , molti lavori che mi hanno dato tante soddisfazioni e hanno contribuito ad arricchire il mio bagaglio di esperienze.


 
Il personaggio che ti ha maggiormente colpito o che ti è piaciuto maggiormente interpretare? 

Sono particolarmente legato a “Certi bambini”. E’ stato il mio battesimo nel mondo del cinema, l’ho fatto nel migliore dei modi. Ho interpretato il protagonista assoluto, con i fratelli Frazzi alla regia, i quali sono dei maestri ,bravissimi registi. Mi ritengo fortunatissimo ad aver avuto questa parte alla  quale sono legato tantissimo e che mi ha lasciato sicuramente un segno indelebile.

Cosa provi quando le tue fan ti si avvicinano  e magari ti chiedono una foto?

“Questa è una cosa alla quale, dopo un po’ di tempo, inizi a fare  l’ abitudine. All’ inizio era strano per me, perché   non ero abituato all’essere al centro dell’attenzione. Poi ti abitui ed è senz’altro motivo di orgoglio perché è un segnale che stai facendo bene il tuo lavoro e che vieni apprezzato per ciò che ami fare “.

La cosa più strana che un tuo fan abbia fatto per te?
“Di cose strane ce ne sono state,una in particolare è che c’è una ragazza che non so in quanti set mi sia venuta a trovare e puntualmente piange  e  questa cosa  mi stupisce perché non riesco a capì se è ’ na cosa positiva  o negativa “
 

Cosa provi quando giri film inerenti a una non sempre facile realtà così vicina a noi e al tuo luogo di nascita?

“Questo è capitato spesso,il fatto di raccontare storie che parlano della mia città è stato  per me motivo di orgoglio , anche quando evidenziano aspetti negativi della nostra realtà.”


Puoi dirci qual è il tuo ruolo in questo nuovo film e magari qualcosa della trama?

“Sì, certo. Siccome è tratto da una storia vera, si può sapere abbastanza. Il film parla della storia di Luigi De Cicco,interpretato da me nel film. Luigi è il figlio di un boss della zona e il film racconta di questa vita travagliata del protagonista, che affronta e riesce  a superare, nei migliori dei modi, i mille ostacoli e insidie che gli si presentano nel suo cammino fino al riscatto totale, cioè  non diventare l’erede di un boss ma il ragazzo che si ribella al suo “destino” che sembrava segnato. Un film soprattutto per i giovani e che deve far riflettere.”

Francesco Zara

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