domenica 27 dicembre 2015

CHANGES: YESTERDAY VS TODAY

Pochi giorni fa, mentre ero alla stazione ad aspettare il treno, sentii  una donna lamentarsi con alcuni suoi amici. Diceva che i giovani di ieri , già prima di arrivare alla maggior età, avevano grosse responsabilità, alcuni ,a soli 18 anni, pensavano a trovare la donna della loro vita e un lavoro stabile; "oggi è tutto cambiato "- diceva la donna " -oggi i ragazzi a 30 anni sono ancora intimoriti dal fatto di  dover abbandonare la propria comoda casa". Il discorso di quella donna mi colpì moltissimo, le sue  parole anche adesso riecheggiano nella mia mente. Quante cose sono cambiate nel corso degli anni?  Sarà colpa della mentalità diversa ? Della società?
Ai tempi dei miei genitori i rapporti  sociali erano più impegnativi, non si usavano cellulari per fissare un appuntamento, era necessario essere comunicativi, capaci di dialogare senza nascondersi dietro una chat.ia a faccia . Il sabato e la domenica erano serate divertenti nonostante non si andasse nel primo bar a bere birre e vodka. 
 Ora , invece? Il divertimento è giocare con  la PlayStation o usare  il cellulare. I giovani non si conoscono in piazza nella loro semplicità, ma in discoteca dove si fa a gara, tra le ragazze, a chi è meno vestita. I giovani di oggi sono cosi... Negativi, angosciati, delusi, stanchi. A nessuno di loro piace distinguersi, tutti seguono la massa,   molti non riescono a distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato e se pure riuscissero, non seguirebbero mai la strada giusta perché la massa segue quella sbagliata. Ci sono troppe differenze , nei modi di pensare, agire e di comunicare... La nuova generazione dovrebbe cogliere l'occasione di  portare "rinnovamenti" non "regressioni" perciò concludo con una citazione di Weir P. "Ma se ascoltate con attenzione, li sentite sussurrare il loro monito. Avanti, avvicinatevi. Ascoltate, lo sentite?  - carpe - lo sentite? - carpe, carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita!"
                                                                                                                            Rosalia Di Lauro

Nessun commento:

Posta un commento