“Il signore e la signora Dursley,
di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare di essere
perfettamente normali, e grazie tante.”
Inizia così una delle saghe
letterarie più famose al mondo, tradotta in 77 lingue comprese latino e greco
antico, con circa 450 milioni di copie vendute in soli 10 anni.
La serie comprende 7 volumi, ideati dalla scrittrice J.K.Rowling e pubblicati tra il 1997 e il 2007. Dopo essere stato rifiutato da ben 12 editori (poveri stolti), Harry Potter è stato pubblicato dalla Bloomsbury, e in seguito la Warner Bros ne ha acquistato i diritti per trasportarlo sul grande schermo.
La serie comprende 7 volumi, ideati dalla scrittrice J.K.Rowling e pubblicati tra il 1997 e il 2007. Dopo essere stato rifiutato da ben 12 editori (poveri stolti), Harry Potter è stato pubblicato dalla Bloomsbury, e in seguito la Warner Bros ne ha acquistato i diritti per trasportarlo sul grande schermo.
Come molti sanno, e come tutti
dovrebbero sapere, Harry Potter è un orfano di 10 anni, maltrattato dagli zii e
dal cugino, con cui vive in un piccolo paesino del Surrey, in Inghilterra. Il
giorno del suo undicesimo compleanno Harry scopre di essere un mago e viene a
conoscenza di un’intera comunità magica che vive celata al fianco dei
“babbani”, cioè persone senza poteri magici. Nei sette anni che trascorre ad
Hogwarts, la scuola per maghi e streghe, Harry viene a conoscenza del fatto che
i suoi genitori sono stati uccisi dal più potente mago oscuro di tutti i tempi,
Lord Voldemort, che ha cercato di uccidere anche lui, diventato famoso proprio
per essere inspiegabilmente sopravvissuto; l’unico segno di quella notte del 31
ottobre è una cicatrice a forma di saetta sulla fronte, che aiuterà il
protagonista, ma gli creerà anche molti problemi. Ogni libro rappresenta un
anno della vita del ragazzo che, accompagnato dai suoi due migliori amici
Hermione Granger e Ron Weasley, cercherà di distruggere definitivamente
Voldemort, per portare finalmente la pace nel mondo magico.
Harry Potter è una saga che ha
cambiato la mia vita (e non sto esagerando), perché è una di quelle serie di
libri che si leggono all’inizio della propria “carriera” di lettore. Io l’ho
letteralmente divorata, e ogni tanto non posso fare a meno di chiedermi se
leggere mi sarebbe piaciuto così tanto anche senza Harry. Forse sì, forse no,
poco importa: non è un caso che la saga abbia riscosso tanto successo tra i
giovani ,ma anche tra gli adulti. In questi libri c’è veramente di tutto, da
temi ricorrenti come l’amicizia e l’amore a riferimenti e parallelismi con la
storia reale. Come Hitler perseguitava gli ebrei, Lord Voldemort perseguita i
babbani, li considera nullità, nonostante egli stesso abbia avuto un padre
senza poteri magici. Harry non vuole essere un eroe: egli è solo un ragazzino
che vuole godersi la sua vita, vuole avere i problemi degli altri ragazzi della
sua età, eppure è costretto a combattere una guerra più vecchia di lui, si
ritrova ad essere il solo in grado di ridare la vita alla comunità magica, e
per raggiungere questo scopo, deve persino essere pronto a rinunciare alla
propria. Anche se ambientato in luoghi reali ed anni contemporanei, Harry
Potter è un fantasy e per questo spesso è considerato un libro “per bambini”.
Ma nella saga c’è un’amicizia che ha affrontato litigi e divisioni, ci sono
amori complicati, ci sono obblighi familiari; Harry Potter dimostra che
l’amicizia tra un ragazzo e una ragazza può esistere, che l’omosessualità non
impedisce ad una persona di diventare “il più grande mago di tutti i tempi”, che
non è importante ciò che siamo, ma ciò che scegliamo di essere, che la morte di
un leader non determina la sconfitta, che si può sempre scegliere tra ciò che è
giusto e ciò che è facile. Inoltre gli oggetti magici sono tutt’altro che
banali, le creature tutt’altro che inventate, e gli incantesimi non sono parole
a caso: la Rowling, per la maggior parte degli oggetti e delle creature, ha
tratto ispirazione dalla mitologia greca e da altri miti dell’antichità, che
rendono l’intero elemento magico in un certo senso “verosimile”. Nulla è
lasciato al caso: ogni incantesimo ha un significato, a volte dal latino, altre
da lingue più antiche; per citare un altro esempio, il numero sette ricorre
spessissimo nell’intera saga, a cominciare dal numero dei libri, perché
considerato il numero magico più potente (e poi fanno otto film).
E ora venite a dirmi che Harry
Potter è per bambini.
Alessandra
Iorio
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