L'essere umano ha fondamentalmente il bisogno di
essere ricordato dai suoi simili. Tutta la storia umana è piena di esempi di
uomini che aspiravano all'essere ricordati attraverso i secoli. Tra i
personaggi che hanno lasciato un segno del loro passaggio troviamo poeti come
Shakespeare e Leopardi, artisti come Michelangelo e il Botticelli oltre che a
scienziati come Galileo o Copernico. La fama non ha sempre valenza positiva,
basti pensare a Maria Antonietta oppure al temibile Adolf Hitler. Al giorno
d'oggi, per molte persone, essere famosi e sempre al centro dell'attenzione è
essenziale, se non persino vitale. Raggiungere un elevato numero di mi piace su
un social network diventa un'ossessione. Sì nel XXI secolo si può dire che la
malattia più diffusa tra i giovani sia la "smania di essere famosi ".
Ciò che accade sui social network ha un'incredibile importanza sulla vita di
una persona. Ma siamo capaci di relazionarci nel giusto modo con gli altri
utenti, ricordando che abbiamo a che fare con dei sentimenti? I casi di cronaca
recente ci dimostrano che no,non lo siamo. Sempre più numerosi sono i suicidi di giovani che, non riuscendo ad
accettare l’umiliazione di essere presi in giro di fronte ad altri milioni di
persone, decidono di mettere fine alla loro vita. Leggere di un recente
sondaggio che dice che un giovane su tre in America e in Europa soprattutto, lo
fa per le prese in giro su un social network è stato davvero shoccante da
scoprire. Mi chiedo come possa un commento di poche parole stroncare una vita
mentre altre volte trasformare in "star"!? Ma poi alla fine si è veramente
famosi? Cosa fanno queste persone di veramente essenziale da non poter essere
sostituite da nessun altro dei 7 miliardi di abitanti del nostro pianeta? Forse
una loro foto su Facebook può allo stesso tempo risolvere la fame nel mondo,la
guerra in Medio oriente e riuscire a risolvere la crisi economica?! Magari!
Questa non è vera fama, davvero famosi sono quelli che fanno qualcosa di
veramente significativo per l'umanità e che proprio per questo si distinguono
dagli altri. "Attenti a quelli che cercano continuamente la folla, da soli
non sono nessuno" (Charles Bukowski). Molte volte i veri geni hanno
persino vissuto un'esistenza di stenti e solitudine, "è strano essere
conosciuto così universalmente e tuttavia essere così solo" ( Albert
Einstein), diventando celebri solo dopo la morte: "alcuni uomini sono nati
dopo la morte" ( Friedrick Nietzsche). Grazie a coloro che ogni giorno
fanno qualcosa per l'umanità, grazie perché ,anche se non finirete su un libro
di storia ,il vostro contributo è comunque essenziale. Grazie alle madri che
ogni giorno si prendono cura di noi senza finire di certo su qualche libro,
grazie a chi cerca cure per malattie terribili che purtroppo mietono ancora
tante vittime. Un particolare grazie va però a chi non aspira a passare alla
storia ma a farla. Tonia Guaglione
Nessun commento:
Posta un commento