sabato 10 ottobre 2015

Do you wanna be famous?

L'essere umano ha fondamentalmente il bisogno di essere ricordato dai suoi simili. Tutta la storia umana è piena di esempi di uomini che aspiravano all'essere ricordati attraverso i secoli. Tra i personaggi che hanno lasciato un segno del loro passaggio troviamo poeti come Shakespeare e Leopardi, artisti come Michelangelo e il Botticelli oltre che a scienziati come Galileo o Copernico. La fama non ha sempre valenza positiva, basti pensare a Maria Antonietta oppure al temibile Adolf Hitler. Al giorno d'oggi, per molte persone, essere famosi e sempre al centro dell'attenzione è essenziale, se non persino vitale. Raggiungere un elevato numero di mi piace su un social network diventa un'ossessione. Sì nel XXI secolo si può dire che la malattia più diffusa tra i giovani sia la "smania di essere famosi ". Ciò che accade sui social network ha un'incredibile importanza sulla vita di una persona. Ma siamo capaci di relazionarci nel giusto modo con gli altri utenti, ricordando che abbiamo a che fare con dei sentimenti? I casi di cronaca recente ci dimostrano che no,non lo siamo. Sempre più numerosi sono  i suicidi di giovani che, non riuscendo ad accettare l’umiliazione di essere presi in giro di fronte ad altri milioni di persone, decidono di mettere fine alla loro vita. Leggere di un recente sondaggio che dice che un giovane su tre in America e in Europa soprattutto, lo fa per le prese in giro su un social network è stato davvero shoccante da scoprire. Mi chiedo come possa un commento di poche parole stroncare una vita mentre altre volte trasformare in "star"!? Ma poi alla fine si è veramente famosi? Cosa fanno queste persone di veramente essenziale da non poter essere sostituite da nessun altro dei 7 miliardi di abitanti del nostro pianeta? Forse una loro foto su Facebook può allo stesso tempo risolvere la fame nel mondo,la guerra in Medio oriente e riuscire a risolvere la crisi economica?! Magari! Questa non è vera fama, davvero famosi sono quelli che fanno qualcosa di veramente significativo per l'umanità e che proprio per questo si distinguono dagli altri. "Attenti a quelli che cercano continuamente la folla, da soli non sono nessuno" (Charles Bukowski). Molte volte i veri geni hanno persino vissuto un'esistenza di stenti e solitudine, "è strano essere conosciuto così universalmente e tuttavia essere così solo" ( Albert Einstein), diventando celebri solo dopo la morte: "alcuni uomini sono nati dopo la morte" ( Friedrick Nietzsche). Grazie a coloro che ogni giorno fanno qualcosa per l'umanità, grazie perché ,anche se non finirete su un libro di storia ,il vostro contributo è comunque essenziale. Grazie alle madri che ogni giorno si prendono cura di noi senza finire di certo su qualche libro, grazie a chi cerca cure per malattie terribili che purtroppo mietono ancora tante vittime. Un particolare grazie va però a chi non aspira a passare alla storia ma a farla.                                                                                          Tonia Guaglione 

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