sabato 7 marzo 2015

"Ogni volta che chiudo gli occhi"

La mattina del 28 febbraio 2015, il nostro liceo ha avuto l'onore di ospitare in aula magna la presentazione di un libro: "Ogni volta che chiudo gli occhi", di Antonio Tessitore in collaborazione con il giornalista Pietro Cuccaro. Antonio è una figura di spicco delle cronache campane, grazie al suo impegno per la sensibilizzazione, nei confronti delle istituzioni e dell'opinione pubblica, riguardo la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). È proprio questa malattia che ha colpito Antonio ormai dieci anni fa, ed è ciò di cui egli ci parla nel libro, ma utilizzandolo più come un pretesto per portare con sé i lettori in un viaggio attraverso sé stesso, le sue paure, le sue speranze e le sue emozioni.
L'evento si è svolto con la proiezione di alcuni filmati, ovvero due trailer di un successivo cortometraggio, mostranti riprese dove lui stesso e la gente che gli sta vicino discutono della condizione di un malato di SLA e raccontano come è stata portata avanti l'idea del libro; ciò ha visto intermezzi a opera di Mario Cuccaro, giornalista che ha letto ad alta voce alcuni passi del libro con una capacità espressiva che ha certamente reso onore allo scritto. Da annoverare la presenza dell'Assessore alla Cultura Stefania Parola, del sindaco di San Cipriano d'Aversa Vincenzo Caterino e dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Antonio Coppola; assente il giornalista Pietro Cuccaro, che ha avuto il compito di trascrivere i pensieri di Tessitore.
La presentazione si è svolta in un clima che ha visto un rispettoso silenzio come protagonista, sottolineando il coinvolgimento che ha preso parte di tutti i presenti nella sala, in particolare nella parte finale con l'intervento dello stesso Antonio Tessitore: il suo è stato un discorso riguardante il valore della vita e la forza interiore che alberga in ognuno di noi, soprattutto nei più giovani, resa tramite l'utilizzo della metafora del "leone" che, nel suo caso, viene trattenuto in gabbia dalla SLA, definita con disprezzo attraverso termini quali "stronza" e "bastarda". "Non deludetemi, non deludetevi" è la frase che chiude il discorso, seguita da un lungo applauso; un monito tanto apparentemente scontato quanto in realtà forte, impattante.
Al termine dell'evento, il messaggio che si è voluto far arrivare è evidente: bisogna prendere in mano il proprio tempo, sfruttarlo il più possibile, agire e reagire, senza dare a nulla l'opportunità di arginarci.
Già il poeta Francesco Petrarca ne era a conoscenza: "La vita fugge, e non s'arresta un'ora", diceva, rendendo chiaro come il dono della vita abbia un valore immenso, sconfinato e, in quanto tale, va apprezzato in ogni singolo momento.


Amerigo Romano

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