Chi di voi nell'ultimo periodo, sentendo queste due parole ,non ha
subito pensato alla terribile strage avvenuta a Parigi, nella sede del
settimanale, lo scorso 7 Gennaio?
Visto
che tutti sappiamo bene cosa sia successo quel mercoledì mattina, non ho
l'intenzione di scrivere un articolo di cronaca, in quanto il mio unico scopo è
farvi riflettere. Da molti, giustamente, la questione Charlie Hebdo è stata
vista come un problema religioso; certamente sono pochi quelli che hanno
pensato che quel terribile evento fosse un altro punto segnato contro qualcosa
di fondamentale: la libertà di espressione.
Discutendone
con delle persone, alcune delle quali di una certa cultura, ho capito che la
gravità di questo evento terribile non era stata colta a pieno da tutti. Sì,
proprio gravità, poiché con atti del genere la società può soltanto compiere un
processo di regresso culturale e per quanto riguarda la libera espressione, si
può solamente tornare ai periodi bui e terribili della storia. Chi di voi
sarebbe pronto a vedere il diritto che ha di esprimersi liberamente schiacciato
da un carro armato di ignoranza e disinteresse?
Penso
nessuno, tranne qualcuno con una capacità di pensiero molto limitata e il cui
unico interesse è cercare di trovare foto di modelle in bikini che non abbia
già visto, cosa per me altamente impossibile.
Forse
troppo stupidamente mi sono ritrovata a chiedermi se nel nostro Paese potesse
mai esistere qualcosa di anche lontanamente paragonabile a Charlie Hebdo?!
Anche
noi abbiamo chi fa satira come ad esempio Forattini, ma detto proprio
sinceramente e nulla togliendo a questo grande vignettista, i suoi disegni in
confronto alla satira di Charlie Hebdo sono molto meno "avvelenati" e
fanno una critica più "leggera".
Ciò è
dovuto al fatto che in Italia non c'è una piena libertà di espressione, nessuno
è pienamente libero di essere se stesso e di dire tutto quello che pensa. Io
per un po’ sono riuscita a liberarmi dal bavaglio che frena queste libertà, perciò incoraggio anche voi a
farlo, a dimostrare di essere degli “Charlie” non per moda ma per voglia di
salvaguardare la libertà d'espressione. Prendete in mano una matita, una penna
o la prima cosa con cui possiate esprimervi e fatelo!
Dimostrate
al mondo chi siete!
Tonia Guaglione
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