sabato 28 febbraio 2015

Liberté, égalité..... mais se il vous plaît!

Charlie Hebdo. 
Chi di voi nell'ultimo periodo, sentendo queste due parole ,non ha subito pensato alla terribile strage avvenuta a Parigi, nella sede del settimanale, lo scorso 7 Gennaio?
Visto che tutti sappiamo bene cosa sia successo quel mercoledì mattina, non ho l'intenzione di scrivere un articolo di cronaca, in quanto il mio unico scopo è farvi riflettere. Da molti, giustamente, la questione Charlie Hebdo è stata vista come un problema religioso; certamente sono pochi quelli che hanno pensato che quel terribile evento fosse un altro punto segnato contro qualcosa di fondamentale: la libertà di espressione.
Discutendone con delle persone, alcune delle quali di una certa cultura, ho capito che la gravità di questo evento terribile non era stata colta a pieno da tutti. Sì, proprio gravità, poiché con atti del genere la società può soltanto compiere un processo di regresso culturale e per quanto riguarda la libera espressione, si può solamente tornare ai periodi bui e terribili della storia. Chi di voi sarebbe pronto a vedere il diritto che ha di esprimersi liberamente schiacciato da un carro armato di ignoranza e disinteresse?
Penso nessuno, tranne qualcuno con una capacità di pensiero molto limitata e il cui unico interesse è cercare di trovare foto di modelle in bikini che non abbia già visto, cosa per me altamente impossibile.
Forse troppo stupidamente mi sono ritrovata a chiedermi se nel nostro Paese potesse mai esistere qualcosa di anche lontanamente paragonabile a Charlie Hebdo?!
Anche noi abbiamo chi fa satira come ad esempio Forattini, ma detto proprio sinceramente e nulla togliendo a questo grande vignettista, i suoi disegni in confronto alla satira di Charlie Hebdo sono molto meno "avvelenati" e fanno una critica più "leggera".
Ciò è dovuto al fatto che in Italia non c'è una piena libertà di espressione, nessuno è pienamente libero di essere se stesso e di dire tutto quello che pensa. Io per un po’ sono riuscita a liberarmi dal bavaglio che frena  queste libertà, perciò incoraggio anche voi a farlo, a dimostrare di essere degli “Charlie” non per moda ma per voglia di salvaguardare la libertà d'espressione. Prendete in mano una matita, una penna o la prima cosa con cui possiate esprimervi e fatelo!
Dimostrate al mondo chi siete!

Tonia Guaglione




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