martedì 24 dicembre 2013

Viaggiamo? Si p...Arte!

Liceo Segrè, ore 13.10 circa, gli studenti invadono il grosso viale che anticipa l’ingresso del nostro istituto. Come dei leoni appena liberati da un’angusta gabbia in cui gli addestratori gli si avvicinano solo in pause bocconi: auto e minicar che sfilano con musica ad alto volume, ciclomotori che percorrono a slalom gli spazi liberi tra le auto parcheggiate e i pedoni per uscire presto da “quell’inferno”. La maggior parte però percorre a piedi il lungo viale per raggiungere il bus o i propri genitori che disperati si lamentano per la pentola che bolle o per la soap che deve iniziare. E poi ci sono anche io con i compagni di classe o di giornalino che critica il resoconto delle ore scolastiche imitando i professori, quando ad un certo punto, tra una risata e un giudizio, intravede una ragazza che cammina affaticata con uno zaino alle spalle. Sì, è lei, è Gioia, la ragazza che mantiene allegri tutti, compresi i docenti, durante i sit-in con i suoi interventi stile sermone-che-non-finisce-più. Allora la saluto e ci scambiamo quattro chiacchiere; Gioia, oltre ad intrattenere gli studenti con la sua verve, si diletta anche a disegnare fumetti o personaggi inventati da lei che possono rappresentare un suo pensiero, una sua riflessione o gli stessi compagni di classe in una versione carnevalesca, scherzosa, proprio come a lei piace vedere le persone. Beh, è stata proprio lei la mia ispirazione quel giorno: la nascita di una rubrica che si propone di ospitare l’arte in tutte le sue espressioni. Dalla musica alla pittura, dal disegno al teatro, dalla poesia alla prosa. Una rubrica che ritengo non dover limitare ai soli studenti del Segrè ma a tutti gli studenti, perché tutti hanno qualcosa da dire, anche i “leoni” che scappano da quella che considerano una gabbia, un “carcere minorile” (vedasi stato ripetuto tante volte su Facebook). Sì, perché è vero! Non posso fare a meno di richiamarmi sempre a Lettera ad un insegnante di Vittorino Andreoli: i nostri docenti hanno il compito di mostrarci una pluralità di mondi in modo da consentirci di scegliere quale ci appartiene! Tutti noi ragazzi siamo soliti a creare dei mondi del tutto interiori, caratterizzati da modelli, da eroi, da ciò che nella realtà ci è fatto sembrare irrealizzabile. Ragazzi che tendono ad omologarsi se non formati a tale “pluralità”. Ecco, che siano i nostri mondi ad essere qui illustrati, impressi  e condivisi. Che siano mondi vivi e animati!

Gianluca della Corte

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