Intervista alla I Z sulla partecipazione alla Marcia del 05/03/2022, organizzata dai Comuni di Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa per manifestare a favore della Pace in Ucraina
Intervistatore: «Cosa ha significato partecipare alla Marcia per la Pace in Ucraina e percorrere le strade dei Comuni di Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa? Cosa lascia un’esperienza del genere e quanto può essere “utile”?»
I Z: «Crediamo che partecipare a questa manifestazione ci abbia aiutato a capire che situazione sta vivendo l'Ucraina. Si poteva percepire la sofferenza che provavano gli Ucraini nelle loro voci dolenti, che imploravano aiuto all’Europa e che cercavano di farsi sentire. Era straziante ascoltarli, dal momento che molti di loro avevano lasciato i propri affetti in patria per combattere sul fronte, ma era giusto essere lì e fare, per quanto piccola, la differenza, dare un po' di speranza a coloro che disperano. Abbiamo capito, più che mai, di essere fortunati, dal momento che il nostro è un paese libero e pacifico, che garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, quelli che in questo momento stanno mancando sempre più nel paese ucraino.
È difficile e faticoso pensare al fatto che, dopo tanti anni, la guerra continua a scoppiare in alcuni paesi. E questo per quale motivo? Per gli interessi. L'uomo moderno, forse, non è poi così tanto moderno. L'essere umano continua ad avere sete di potere e a spargere sempre più sangue. La manifestazione ci ha reso dei cittadini più attenti, che si interessano più di prima a rispettare tutti gli altri, rispettando la propria cultura e religione, l'esatto contrario di quello che sta facendo Putin, imponendo a delle vite innocenti di esprimere il proprio credo. Irrompono nelle loro case senza preavviso, nelle ore della tarda notte. Costringono le famiglie a sottomettersi. Per questo motivo la popolazione scappa, cercando di trovare un luogo sicuro nei paesi circostanti. Speriamo che i bambini e i ragazzi, che saranno gli adulti di domani, non facciano più errori simili. La guerra non è solo distruzione e morte, ma è la fine della ragione di un uomo».
Cirillo Ulderico, Di Puorto Giovanni, Iuculano Salvatore, Maiello Guido, Mercurio Francesco Pio, Piccolo Alessandra: in rappresentanza della classe I Z
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