mercoledì 10 febbraio 2021

Le Foibe e il “Giorno del Ricordo”.



Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia si scatenò l’offensiva dei partigiani jugoslavi e dell'OZNA ("Dipartimento per la Sicurezza del Popolo", parte dei servizi segreti jugoslavi). Si trattò di un vero e proprio massacro, che interessò per la maggior parte cittadini italiani autoctoni di quelle zone: militari e civili - bambini, uomini, donne e anziani - furono legati l’uno all’altro con il fil di ferro e gettati vivi nelle cavità carsiche, che prendono il nome di “Foibe”. Ci furono  deportazioni nei campi di prigionia jugoslavi, dove morirono migliaia di persone. 

Dopo l'eccidio, poi, si verificò il cosiddetto esodo giuliano-dalmata, cioè l'emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini italiani di quelle zone del Regno d'Italia che erano state prima occupate e poi annesse alla Jugoslavia. 

Oggi, quindi, oltre a ricordare le vittime di questo massacro, si ricordano anche i profughi giuliani, trecentocinquantamila persone costrette all’esodo in Italia e trattate con discriminazione e violenza. 

Il 10 febbraio si celebra il  ricordo della strage, per fare in modo che non si verifichino mai più, nel corso della storia, simili tragedie. È stato istituito per legge il 30 marzo 2004, e la data scelta per la ricorrenza è quella del giorno della firma dei trattati di pace di Parigi, con cui, nel 1947, alla Jugoslavia furono assegnate l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, che prima di questi accordi facevano parte dell'Italia.

Raccontare ci aiuta a non dimenticare .

Abbiamo imparato questa nuova parola, "Foiba", che può insegnare tanto ... non solo le atrocità e la vergogna che nascondeva ma anche il fatto che la Storia non deve essere "ascoltata" in modo passivo. Abbiamo più che mai i mezzi per dare eco alla nostra voce, per conoscere e scoprire nuovi raggi rivelatori ... per evitare tutte le "foibe" di un passato tanto complicato, tante volte ignorato e tristemente dimenticato …


Sofia Riccardo

Enrica Cristiano

Nicla Cristiano

1ªZ

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