Dopo l'eccidio, poi, si verificò il cosiddetto esodo giuliano-dalmata, cioè l'emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini italiani di quelle zone del Regno d'Italia che erano state prima occupate e poi annesse alla Jugoslavia.
Oggi, quindi, oltre a ricordare le vittime di questo massacro, si ricordano anche i profughi giuliani, trecentocinquantamila persone costrette all’esodo in Italia e trattate con discriminazione e violenza.
Il 10 febbraio si celebra il ricordo della strage, per fare in modo che non si verifichino mai più, nel corso della storia, simili tragedie. È stato istituito per legge il 30 marzo 2004, e la data scelta per la ricorrenza è quella del giorno della firma dei trattati di pace di Parigi, con cui, nel 1947, alla Jugoslavia furono assegnate l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, che prima di questi accordi facevano parte dell'Italia.
Raccontare ci aiuta a non dimenticare .
Abbiamo imparato questa nuova parola, "Foiba", che può insegnare tanto ... non solo le atrocità e la vergogna che nascondeva ma anche il fatto che la Storia non deve essere "ascoltata" in modo passivo. Abbiamo più che mai i mezzi per dare eco alla nostra voce, per conoscere e scoprire nuovi raggi rivelatori ... per evitare tutte le "foibe" di un passato tanto complicato, tante volte ignorato e tristemente dimenticato …
Sofia Riccardo
Enrica Cristiano
Nicla Cristiano
1ªZ
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