mercoledì 19 dicembre 2018

GIORNALISMO “MODERNO”: TRA FAKE NEWS E DIGITALIZZAZIONE


Venerdì, 14 settembre, si è tenuta, presso il 'Teatro della Legalità’, una conferenza sulle difficoltà riscontrate negli ultimi anni da tutto il settore giornalistico intitolata 'Journalism under attack'. Sono intervenuti in occasione di questo incontro, moderato da Luigi Ferraiuolo, diverse figure importanti del giornalismo, quali Alessandro Barbano (ex direttore de <<IL MATTINO>>), Francesco Piccinini (direttore di <<Fan Page>>) e Andrea Purgatori (giornalista, scrittore e conduttore di <<Atlantide-La7>>). Senz'altro una conferenza accesa, arricchita da discorsi sul ruolo del giornalismo al giorno d'oggi, sulla sua sostanziale importanza in una società che ignora le vicende che la circondano e sul rifiuto della lettura cartacea delle nuove generazioni. Con il primo intervento di Alessandro Barbano, si è parlato della sopraffazione delle nuove tecnologie sul giornalismo, di una “rivoluzione internettiana”, che ha completamente sconvolto il giornalismo e il suo ruolo all'interno della società, travisando il significato di <<notizia>> e facendola coincidere con il “pettegolezzo” o “inciucio”, che spesso, non sapendo attendere, si accontenta e si affida alle FAKE NEWS . Punto di vista parallelo, ma opposto, è stato quello del direttore di <<Fan Page>>, Francesco Piccinini, che ha fatto della “rivoluzione internettiana” un'onda da cavalcare. Il suo giornale, dotato di un canale Youtube, di un’app e di canali internet, ha raggiunto una fama mondiale, classificandosi al quarantaseiesimo posto tra i giornali più letti . Come? Sfruttando tutto ciò che è “alla mano” (smartphone in primis) e  <<scrivendo ciò che il popolo vuole leggere>>, sostenendo che le notizie debbano partire dal basso e che il giornalista debba coglierle e approfondirle, perché <<… se un giornale non è letto, la colpa non è sempre del lettore>>, ma dello scrittore, che non lo incuriosisce. Affermazione che alle orecchie di Andrea Purgatori, e non solo, è suonata come un'offesa al giornalismo e al suo ruolo sociale: un giornalista  deve essere il punto medio tra la notizia e il lettore e non viceversa, il compito di condurre alla notizia è proprio del giornalista e non del lettore. È questo l'argomento su cui è stato incentrato il focoso discorso di Purgatori in risposta alle affermazioni di Piccinini, che sono sembrate un vero e proprio attacco al mondo del giornalismo e ai giornalisti stessi, anche se forse il suo “modus operandi” è in parte l’unico per convivere con la “rivoluzione internettiana” e far sopravvivere il mondo del giornalismo. Il clima e gli argomenti, dunque, hanno senz'altro rispecchiato il titolo della conferenza.



                                                                                                       Raffaella Cecoro, IV Z

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