Lo scorso 12 maggio si è tenuta, presso l'Aula
Magna del nostro Liceo, una conferenza mirata alla sensibilizzazione e
all'informazione riguardo il genocidio degli armeni, avvenuto a partire dal
1915.
In quell'anno più di un milione e mezzo di
persone persero la vita, brutalmente freddate dai soldati panturchisti in un
disperato esodo verso l'Anatolia, da loro mai raggiunta.
Medzyeghern, "grande massacro", è il
nome che il popolo armeno attribuisce all'accaduto, così come la Turchia, che
per più di cento anni, ha attuato una politica di forte repressione, a dispetto
delle accuse avanzate dai venti paesi
che riconoscono la strage come effettivo genocidio.
"Guardino gli affari loro prima di
puntare il dito", ha affermato nel 2016 il sultano turco che, analogamente
ai suoi predecessori, ha messo a tacere in maniera brutale ogni tentativo da
parte degli armeni di riportare alla luce la verità.
Gevorg Tvmasyan e Vahe Keuchguerian, due
rappresentanti della Comunità Armena di Napoli, hanno condiviso, con le classi
presenti, il ricordo ancora vivo di quei giorni, i racconti di chi è
sopravvissuto e la sete di giustizia che da anni spinge la comunità alla
battaglia per il riscatto.
L'iniziativa ha contribuito a sensibilizzare
gli alunni relativamente alla tragedia del popolo armeno, che per troppo tempo è
stata coperta nel silenzio ipocrita di chi non vuole attribuirsi colpe. Con l'intervento
finale della preside Lastoria si chiude il convegno, con l'auspicio che la forza
della memoria sia un monito per le generazioni presenti e future.
Anna Emanuela Madonna, 15/05/2018
Nessun commento:
Posta un commento