giovedì 2 febbraio 2017

Immaginando..



Una figura come la sua era impossibile da ignorare e per ciò il mio occhio stanco non aveva potuto fare a meno di ammirarla, come un piccolo e brillante fiore in una matassa di spine.
Avevo sognato di parlarle, più volte di quante avessi il coraggio di ammettere, ma oramai sono divenuto orgoglioso e se non ho piene certezze evito di rischiare, lo faccio per me.
Ho la mia cerchia di amici, la ragazza di turno che mi lascia il via libera e una testa incasinata. Tutto nella norma. Tutto segue il suo ordine disordinato.
Ma poi la vedo e non mi controllo, prima mi batte forte e poi si ferma, quella cosa che prima era il mio cuore. Mi fa provare quel briciolo di vita che un tempo ho tanto bramato, ma adesso nutro troppo amore per la mia persona e quindi preferisco mentire a me stesso, mentire sul volere ancora ciò che non posso avere.
Nulla fa più male, quando tutto ti viene a mancare e ti abitui alla sua assenza.
Solo questa ragazzaccia mi fa venire la voglia di voler vivere di nuovo,di voler sentire di nuovo.
E' euforica, forse è il termine giusto questo qui, la vedo per le strade con un sorriso da matta, è la rivoluzione che cammina, ogni suo passo sembra colorare questa grigia realtà.
Però una persona che è così da vivere , dovrà avere dei demoni altrettanto potenti!
Me la immagino mentre combatte una delle sue battaglie, una Antigone moderna, eppure non la conosco..ma le ho guardato gli occhi, che contro la nostra volontà rivelano tutto ciò che abbiamo dentro,brillano di una luce così rara che è impossibile non restarne affascinati.
Mi chiedo se mai prenderò parte alle sue battaglie, vivrò i suoi sogni, sarò qualcuno nella sua vita.
Adesso è lì, dinanzi a me.
Sta ridendo, è  inciampata nel giubbino che le è caduto, è anche maldestra, trovo che sia una cosa così tenera.
Ray è dietro di lei, mi sta chiamando, mi fa segno di raggiungerlo.
Senza perdere quella postura apparentemente gelida che ormai è parte di me, cammino con passo sicuro, lei fa uno strano movimento e non so come,per qualche strano scherzo del destino, si ritrova a sbattere contro di me.
Mi guarda trattenendo un sorriso: << Scusami, sono sempre la solita >> mormora.
Finalmente mi è concesso parlarle.. e adesso che dico?
Accenno un sorriso: << Tranquilla >>
<< Magari riuscissi a starci >> commenta lei.
<< Ho notato >> rispondo scherzosamente.
<< Beh si vede, lo so..ma che vuoi farci, è la vita: esistono anche le persone come me, nel mondo >> fa lei con un'espressione buffa.
<< Sei la prima della tua specie che incontro >>
<<  Sei stato fortunato allora >>
<< Dici? >>
<< Confermo >> termina soddisfatta.
<< Non crederle - interviene una sua amica- Dobbiamo andare, Luce >> finisce anche lei e la tira via con un braccio.
Mi rivolge un goffo sorriso e va via.
Mi ha riempito parlare con lei, è l'effetto che fa a tutti o solo a me?

Sono in piazza, Ray stasera doveva incontrare una tipa e mi ha chiesto di accompagnarlo.
Che scemo, se la fa sotto appena vede che una ragazza che non lo allontana; i suoi modi intimidiscono un po' tutti, ma lui è un bravo ragazzo in fondo.
Mi incammino verso il bar e poi..la vedo.
Che ci fa in piazza? Non penso sia il luogo adatto a lei, ci sono un sacco di imbecilli.
E' con la sua amica di stamattina e altra gente. Un ragazzo la prende per il braccio e ripete:
<< Dai, Luce! Me l'avevi promesso! Mi devi la rivincita >>
<< Non ho voglia Fra, perdonamii >> risponde lei in tono giocoso.
Così il ragazzo mette il broncio, allora lei gli va vicino e lo abbraccia.
Non posso fare a meno di essere geloso di lui, come mi sono ridotto!
Decido di proseguire verso il bar,probabilmente non si ricorderà manco di me e poi dentro c'è Selina che mi aspetta, anche se non mi interessa minimamente, almeno mi distrae.
Però poi anche lei entra nel bar e finisce proprio dietro di me.
Mi giro per caso e i nostri occhi si incrociano.
<< Ancora tu! >> fa lei.
<< Ovvio! Dovevi coinvolgermi in un'altra tua caduta, altrimenti la giornata sarebbe stata vuota! >> rispondo io;le parole escono da sole, il cuore e la mente sono entrambi concentrati su di lei, stanno divorando tutte le emozioni che nascono a causa sua.
<< Guarda che in realtà ho un equilibrio che è la fine del mondo, solo che per non mettere gli altri a disagio, evito di mostrarlo >> continua lei.
<< Sapevo che era per questo motivo! >> ribadisco poco convinto.
<< Sei perspicace. Comunque io sono Luce, per favore evita le battute sul mio nome. >>
Come potevo fare battute, se per lei un nome più adatto non poteva esserci. Mi stava illuminando in quel momento, era parte della Luce nelle mie tenebre.
<< Mi tratterrò.. io  sono Julian >>
<< Okay. Allora Julian, sai giocare a biliardino? Che domanda! Certo che ci sai giocare, sei un ragazzo! Vieni con me >> esordisce con enfasi, mi prende per il braccio e mi trasporta verso la sala giochi del bar.
<< Fra, lui giocherà con me, non dire che è contro le regole perchè.. qui non abbiamo regole! >> continua lei.
Questo Fra la guarda un po' interrogativo, poi si presenta e cominciamo a giocare.
Dopo mezz'ora, solo il vincitore assoluto e Fra non può fare altro che congratularsi con me, anche Luce lo fa.
 <<  Sei un ottimo giocatore, te l'ho letto in faccia >> commenta lei.
Ma quello che non aveva letto era lo scopo della mia partecipazione, non la vittoria, ma la sua attenzione.
<< Cosa ho vinto, adesso? >> le faccio accennando un sorriso.
<< Cosa vorresti aver vinto? Mica sei uno stupratore >> fa lei.
<< Ho la faccia da stupratore? Se dici sì, sei la seconda.. il che è preoccupante. >>
<< Nahh..stupratore no, un serial killer forse >>
<< Ah di bene in meglio >>
Lei sorride, poi guarda l'orologio e con un'espressione leggermente accigliata mi dice: << Ora devo andare, si ci vede J >>
<< Ma come.. - faccio io- non ho riscosso il mio premio >>
<< Beh, dovresti prima deciderti >>
<< E, se te ne vai, quando lo prenderò? >>
<< Il bar è aperto tutte le sere >> termina con un sorriso e mi volta le spalle.
Voleva rivedermi o cosa, con un'uscita di scena del genere?
Dio, quanto è bella!
Ha rivoluzionato tutta la serata, sarà capace di una cosa del genere anche per la mia vita?

Socchiudo le palpebre, le rivolgo un sorriso cordiale: << Non ti preoccupare >> e scappo via.
Nella mia testa la situazione è stata ben diversa.
Ma la mia testa vaga troppo, mentre io dovrei imparare a stare più a terra.
Con lei potrei rischiare.. rischiare di fallire e soffrire come un cane di nuovo.
Forse ne varrebbe la pena, forse no.
Quanto darei per rendere reale, ciò che è frutto della mia fantasia.

Giusy Pirozzi

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