mercoledì 18 novembre 2015

La luce vince l’ombra – gli Uffizi arrivano a Casal di Principe

I giorni 5 e 6 Ottobre il nostro istituto, “Emilio Gino Segré”, ha avuto il piacere di visitare la mostra
de “gli Uffizi” a Casal di Principe , presso uno degli innumerevoli immobili confiscati alla camorra e intitolati a Don Peppe Diana . La mostra, inaugurata il 21 Giugno, sarà ancora ammirabile sino al 13 Dicembre, grazie a una proroga annunciata dallo stesso sindaco Renato Natale; a fare da guida gli “ambasciatori della rinascita”, ovvero giovani del luogo il cui compito è raccontare e commentare i differenti dipinti.
Di singolare bellezza e grande pregio gli splendidi capolavori esposti presso la mostra, di cui diversi quadri della scuola caravaggesca, artisti napoletani o a Napoli legati, e provenienti   da “la Galleria Nazionale degli Uffizi”, “il Museo Nazionale di Capodimonte”, “La reggia di Caserta”, “il Museo Campano di Capua”.   Dunque la scelta di esporre caravaggisti viene ricondotta alla strage di via dei Georgofili a Firenze, avvenuta nella notte fra il 26 e il 27 Maggio 1993, durante la quale furono gravemente danneggiati e perfino distrutti,   per mano della mafia, appunto dipinti caravaggeschi.
La mostra ha riscosso una grande affluenza di pubblico, superando le seimila presenze nel primo mese di apertura e attirando migliaia di appassionati d’arte di tutte le età, dai più piccoli fino ad arrivare agli adulti: ebbene un evento che vede coinvolte davvero tutte le generazioni.
A cura del progetto il Ministro per i Beni Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, i responsabili Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, Fabrizio Vona, direttore del Polo museale regionale della Puglia, e Marta Onali, ai quali il Quirinale ha dunque voluto esprimere la piena vicinanza con una targa di bronzo.                                                                       
«Mi auguro che sia solo la prima tappa di un percorso finalmente diverso per questa terra e che Casal di Principe possa essere riconosciuta anche come un attrattore culturale per il futuro», queste le parole del sindaco del paese che ospita l’evento. Anche Saviano, che dopo nove anni torna a Casal di Principe, rivolge al nostro paese parole di speranza, pronostico che questa terra possa rinascere, che quest’appellativo ormai tanto famoso di «terra dei fuochi» possa rappresentare un giorno il ricordo di qualcosa che non ci appartiene e mai è stato veramente parte di noi.
Ebbene questa è la dimostrazione che anche il nostro territorio può rivelarsi, se diligentemente curato e valorizzato, fonte di fascino e incanto, caratteristiche proprie di qualunque cosa venga a contatto con la genuinità della cultura e della legalità.
La battaglia è ancora lunga e, a volte, erriamo credendo di averla già vinta, ma è lecito crederci ed esporsi affinché un giorno lo sia definitivamente.
«Il futuro non è grigio. La luce non viene da fuori, la luce è qui.»
                                                                                                                          Nikla Nobis


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