martedì 27 ottobre 2015

Ladri di scuole, ladri di futuro!

Nella serata di Sabato il Segrè ha visto l’ennesimo attentato al diritto allo studio.
Quattro balordi si sono introdotti all’interno della struttura compiendo atti vandalici e saccheggiando i distributori di snack e la segreteria.
Ci è stato tolto anche quel poco che ci restava dalle “precedenti” visite, lasciandoci in ginocchio.
Ma il Segrè non si ferma, è come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri.
Toccante la reazione del personale della scuola che, in segno di lutto per furto di cultura, ha indossato, insieme agli alunni, abiti neri.


Molteplici gli interventi  degli allievi del Segrè  che, con maturità, hanno commentato l’accaduto:

Parliamo tanto della Rinascita del nostro territorio, della nuova fiducia che le istituzioni hanno nei nostri confronti, di legalità, di pace. Questi sono i  nostri principi , ideali e valori che di certo non appartengono alle quattro persone introdottesi all'interno del nostro Istituto, che si sono divertite a distruggere il nostro "rifugio". Sì, rifugio. Chi di noi non si è mai sentito protetto lì dentro? Un sistema a parte, con regole diverse da quelle che si trovano al di fuori di esso: le gerarchie interne, i micro e macro organismi che si vengono a creare all'interno di un istituto superiore; i cliché che bene o male tutti ci  impegniamo  a mantenere intatti come  le corse per la campanella, le file interminabili ai distributori, le scritte sul banco per un compito per cui si è studiato poco. Hanno violato  il nostro angolo di sicurezza pura!

La situazione in cui noi alunni abbiamo trovato l'istituto è stata dura da incassare. Per volere della preside tutto è stato tenuto come l’avevano lasciato i ladri quel fatidico sabato, per mostrare a noi, ai ragazzi del Segrè,il danno procurato.
La sicurezza è uno dei valori fondamentali che l'apparato scolastico deve garantire allo studente. Sabato sera non hanno semplicemente privato il liceo Segrè di ciò che è stato rubato, ma hanno compiuto indirettamente una violenza contro noi studenti che, per l'ennesima volta, abbiamo assistito ad un evento del genere e che, per la prima volta, abbiamo reagito in modo diverso, facendo un primo passo, avviandoci verso quel percorso in cui la voce dello studente o meglio degli studenti viene accolta ed ascoltata.


Siamo profondamente delusi! La scuola, il posto dove gli alunni dovrebbero essere tutelati, dove passano gran parte della loro giornata ogni singolo giorno, dove vengono formati e messe le basi per il  futuro, ritrovata in queste condizioni. Non ci sono parole per descrivere il nostro disappunto.


Noi siamo i protagonisti della nostra storia, della storia del NOSTRO liceo e non è una cosa da sottovalutare!! Dobbiamo dare il massimo, ora più che mai, per farci sentire, dobbiamo coinvolgere TUTTI gli altri istituti, gli EX alunni del Liceo, per essere uniti e far capire che siamo stanchi di queste incursioni notturne a casa nostra!! Passiamo cinque anni della nostra vita qui, quindi ,come una GRANDE FAMIGLIA, dobbiamo agire perché non venga più minato il nostro diritto allo studio.

Proprio come per le commemorazioni dei grandi eventi della storia, due minuti sono stati dedicati alla riflessione sull’accaduto.
 2 minuti. 120 secondi. Bastano? Bastano per risanare la ferita inferta a noi studenti del Segré? Per questi due minuti anche il ronzio delle api, che ci accompagna quotidianamente, è cessato. Hanno violato la nostra seconda casa,hanno cercato di intimorirci, hanno attentato al nostro futuro. 
Con l'intento di spegnerci, dico fieramente, che ci hanno accesi ancor di più. 
Siamo giovani e forti d'animo, la voglia di lottare per ciò che è nostro di diritto è il sangue che scorre nelle nostre vene. Abbiamo una voce e la useremo, ci faremo sentire e capire. La lotta contro l'ignoranza è dura, sì,ma non impossibile. L'istruzione e la conoscenza sono le chiavi per aprire le porte del nostro futuro, per riscoprire noi stessi e diventare ciò che siamo. 
Nessuno può toglierci questa possibilità.



Introduzione:Tonia Guaglione
In ordine: Emanuela Madonna, Michele Martino,Francesco Zara, Valde Letizia, Giusy Pirozzi

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