Ci provava. Respirava e sperava che l'aria, almeno per una
volta, arrivasse ai polmoni. Sforzi vani seguiti da emozioni che, boccheggiante,
malediva di provare ancora. Stava tornando la notte, e con essa gli incubi che
di giorno si portava dentro, gli incubi che provava a soffocare col volume della
musica troppo alto. La notte e con essa l'ansia, la paura e le lacrime, lacrime
che le rigavano il volto, scavavano gli occhi, svuotavano il cuore. Le unghie
che le graffiavano le braccia, l'odio che le graffiava l'orgoglio. La notte e
con essa il sangue, rossa consapevolezza di aver fallito per l'ennesima volta. 'When you get what you want, but not what you
need, when you feel so tired, but you can't sleep, stuck in reverse.' la
stanchezza aveva preso il sopravvento. Stanca della giornata, stanca della notte,
stanca della vita. Si morse le labbra e si chiese il perché di tutto ciò. Se lo
meritava davvero? 'No', esclamò il cervello; 'Sì!' urlò la linea di denso
sangue che le scorreva lungo il braccio. Dormire, forse sognare. Per quella
notte, per sempre.
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