Salve a tutti, e ben tornati all’ episodio settimanale di “ cronache
di una studentessa nullafacente”.
L'oggetto delle mie disquisizioni questa volta è solo uno: l’unico,
inimitabile, l’Open Day 2015.
Questo è il terzo anno consecutivo in cui viene organizzata questa
manifestazione, ma per i nuovi arrivati o per gli sfaticati che non hanno
voglia di digitare qualche parolina su Google e che ancora non sanno di cosa
sto parlando, faccio una piccola premessa che dia una spiegazione dell’evento.
L’idea dell’Open Day nasce- dalla mente di quale buzzurro sfaticato
non lo sappiamo- dalla volontà del corpo scolastico di presentare al meglio
quello che è l’apparato interno del liceo, per mettere in luce i vari
talenti e gli aspetti positivi dei ragazzi.
Quest’anno, dopo intense settimane di preparazione,da parte dei prof, dei
ragazzi e dei rappresentanti d’istituto i quali, tra parentesi, hanno
avuto nervi d’acciaio per coordinare le varie attività- Dio vi benedica-,
l’Open Day, è iniziato, perdonatemi il francesismo, veramente “col botto”.
Quello dei tuoni, sopra le nostre teste.
Ebbene sì!
In questi ultimi giorni di gennaio, la furia impetuosa di Giove sembra
essersi abbattuta in maniera indecente su San Cipriano d’Aversa, non
risparmiando donne, bambini né tantomeno i nostri progetti: solo per uscire di
casa le trasmissioni locali invitavano ad un uso smodato del salvagente.
Esattamente alle 15 del pomeriggio, dopo esserci riuniti e distribuiti
tutti nelle varie classi- dopo 3 quarti d’ora buona persi a
“imparare ad usare le nuove e costosissime LIM”- quando eravamo in attesa
trepidante delle famiglie, è scoppiato quello che mi è parso il diluvio
universale.
Per un attimo tremendo, il pensiero terribile che nessuno riuscisse
materialmente a raggiungere il liceo per problemi logistici, mi ha
oscurato l’animo, e credo sia stato così per la maggior parte dei
presenti.
Alla fine di tutto, non si sa a bordo di quale fantasmagorico yacht
da miliardari sono iniziati a sbarcare, bagnati come pulcini, nella hall
del liceo i primi genitori accompagnati dai pargoli: sono tuttora convinta
che il preside abbia ingaggiato il carissimo e illustrissimo
Caronte per un servizio traghetto, centro di San Cipriano\liceo, pur
di non dover annullare la presentazione. Altrimenti non si spiega.
La prima parte del pomeriggio, è stata occupata dal discorso tenuto in aula
magna dal preside, che aveva l’arduo compito di presentare l’offerta
formativa.
Punto successivo della tabella di marcia, è stato il turno del giornalino
di introdurre il proprio lavoro.
Eravamo pronti in fila, copie del giornale alla mano, e sorriso
spastico sul volto, e fino a quando la classe non ha iniziato a
riempirsi, non mi ero resa conto di quanta gente effettivamente fosse arrivata
per partecipare all’ Open Day. Dico solo che le sedie che avevamo
preparato non bastavamo neanche per i 2\5 della folla.
Abbiamo tenuto uno pseudo discorso, rubandoci la parola a vicenda per
esplicare quello che meglio rappresenta il nostro impegno e il nostro
lavoro annuale. Per la mia gioia abbiamo potuto mostrare dei video con le
lavagne multimediali, che finalmente, invece di fare la muffa, sono
servite a qualcosa.
Ne approfitto per ringraziare tutti i miei compagni di avventura per
il modo in cui ci siamo sostenuti in questa situazione.
Successivamente è stato il turno di alcune ragazze talentuose, che si sono
esibite in una performance di danza contemporanea.
Personalmente darei a queste ragazze 10 punti per la dedizione e il
coraggio di aver indossato una semplice tunica bianca per danzare,quando nel
campo da pallavolo in cortile aveva messo pianta stabile una famiglia di
pinguini.
Sono state bravissime, anche se credo che ormai siano tutte finite
d’urgenza in infermeria-sì, a scuola esiste- per uno stadio avanzato di
ipotermia. Le ricorderemo tutti con affetto.
(Se qualcuno vuole ricordarmi i loro nomi, digiti nei commenti in basso.
Thank you)
Ampio spazio è stato dedicato alla postazione di “Vento di Legalità”,
progetto scolastico di cui ho parlato in un mio post precedente. Abbiamo avuto
modo di affrontare tematiche attuali del territorio , in maniera leggera e auto
ironica grazie alla proiezione dei cortometraggi di 5^Z e 5^B e successivamente
della presentazione del racconto delle ragazze di 3^Z.
(Bonus:” Un signore simpatico che aveva già assistito alla
presentazione di Ischool vedendomi nuovamente nella classe di
Vento di legalità è sbottato, convintissimo con un <<ma ij
già tagg vist>>, testuali parole. )
C’è stata anche una mostra di disegni tecnici e un percorso formativo di
storia dell’arte, seguiti dal laboratorio linguistico a cura delle prof.sse Lia
de Pascale ed Elena Donadio.
A concludere al meglio la giornata, non poteva mancare una
performance da parte delle ugole d’oro del liceo. L’esibizione canora,infatti,
è un “must” da diversi anni nel nostro istituto: a deliziarci sono state Maria
Iorio e Giovanna de Laurentis in coppia per un duetto di Wrecking ball,
hit del 2014 della tanto amata Milena.
Un ringraziamento speciale va alle ragazze in giacchetta nera e camicia
bianca, che si sono improvvisate hostess della situazione, compito che dal mio
punto di vista, richiede una pazienza assurda. Senza di loro, sono convinta
avremmo ritrovato minimo due tre pischelli persi nel bagno del secondo piano,
convinti che fosse la presidenza. (se ve lo state chiedendo, è successo
davvero, due anni fa)
Grazie al fatto di aver avuto modo di esserci attivamente all'Open Day, insieme
al mio gruppo di pseudo giornalisti squattrinati, anche gli altri anni, posso
fare un confronto col passato e dire che stiamo migliorando di anno in anno:
l’organizzazione, infatti quel giorno, è stata quasi una macchina
perfetta.
Ma come mi capita in ogni situazione in cui metto il naso, io non
posso non conservare una sorta di amarezza di fondo, quella che
come sempre vorrei tanto eliminare ma che alla fine sono costretta in
ogni qual modo a buttare fuori, perchè quando scrivo, ho un bisogno assoluto di
sincerità.
Come studentessa da ben 5 anni, ho visto cose positive nel Segrè,
come ne ho viste decisamente troppe di negative.
Ho visto buoni progetti e persone motivate impegnarsi, ma allo stesso
tempo, ogni giorno sono partecipe della decadenza dei muri della palestra
e delle infiltrazioni d’acqua nelle classi. Sono problemi che conosciamo tutti
da anni, e che sono sempre oggetto di dibattito.
La mia rabbia scaturisce dal fatto di rendersi conto che, per quanto
si cerchi di organizzarsi e impegnarsi in ogni modo, per una provincia
che è sempre più lontana e sorda, a rimetterci è tutta l’immagine di un
apparato scolastico che potrebbe funzionare veramente come si deve.
L’open Day per i motivi sopracitati,secondo alcuni,non doveva essere
organizzato. Io invece non accetto il passivismo di chi non si attiva e
condanna nella totalità, perché non bisogna dimenticare quello che può
esserci di buono, in un evento che ha come scopo finale quello
dimostrare che possiamo rinascere sempre dalle nostre ceneri.
In questo caso, il disagio che viviamo non è un motivo per non fare,
ma dovrebbe essere uno spunto per motivarsi sempre di più, per questo credo sia
necessario mostrare una parte sempre “viva” del liceo, che non si piega innanzi
alle prese in giro dei “potenti”.
Siamo le vittime di un sistema più grande di noi, avremmo tutti bisogno di
un bagno di onestà per dire quello che pensiamo sul serio: il mio augurio è
quello di continuare sempre ad "indignarsi", a manifestare, a
non lasciare mai perdere quello che non ci va bene,perché come abbiamo dimostrato pochi giorni fa, tra ragazzi che
ballano, cantano, si divertono, si impegnano, sono convinta che il Liceo di San
Cipriano d'Aversa Emilio G. Segrè avrà finalmente la
possibilità di splendere.
Fabiola Castaldo
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