mercoledì 11 febbraio 2015

Open Day 2015

Salve a tutti, e ben tornati all’ episodio settimanale di “ cronache di una studentessa nullafacente”.
L'oggetto delle mie disquisizioni questa volta è solo uno: l’unico, inimitabile, l’Open Day 2015.
Questo è il terzo anno consecutivo in cui viene organizzata questa manifestazione, ma per i nuovi arrivati o per gli sfaticati che non hanno voglia di digitare qualche parolina su Google e che ancora non sanno di cosa sto parlando,  faccio una piccola premessa  che dia una spiegazione dell’evento.
L’idea dell’Open Day nasce- dalla mente di  quale buzzurro sfaticato non lo sappiamo- dalla volontà del corpo scolastico di presentare al meglio quello che è l’apparato interno del liceo,  per mettere in luce i vari talenti e gli aspetti positivi dei ragazzi.
Quest’anno, dopo intense settimane di preparazione,da parte dei prof, dei ragazzi e dei  rappresentanti d’istituto i quali, tra parentesi, hanno avuto nervi d’acciaio per coordinare le varie attività- Dio vi benedica-, l’Open Day, è iniziato, perdonatemi il francesismo, veramente “col botto”.

Quello dei  tuoni, sopra le nostre teste.

Ebbene sì! 
In questi ultimi giorni di gennaio, la furia impetuosa di Giove sembra essersi abbattuta in maniera indecente su San Cipriano d’Aversa, non risparmiando donne, bambini né tantomeno i nostri progetti: solo per uscire di casa le trasmissioni locali invitavano ad un uso smodato del salvagente.
Esattamente alle 15 del pomeriggio, dopo esserci riuniti e distribuiti tutti nelle varie classi- dopo 3 quarti d’ora buona  persi  a “imparare ad usare le nuove e costosissime LIM”- quando eravamo in attesa trepidante delle famiglie, è scoppiato quello che mi è parso il diluvio universale.
Per un attimo tremendo, il pensiero terribile che nessuno riuscisse materialmente  a raggiungere il liceo per problemi logistici, mi ha oscurato l’animo, e credo sia stato così per la maggior parte dei presenti. 
Alla fine di tutto, non si sa a bordo di quale fantasmagorico yacht da  miliardari sono iniziati a sbarcare, bagnati come pulcini, nella hall del liceo i primi genitori accompagnati dai pargoli: sono tuttora convinta  che il preside abbia ingaggiato il carissimo e illustrissimo  Caronte per un servizio traghetto, centro di San Cipriano\liceo, pur di non dover annullare la presentazione. Altrimenti non si spiega.
La prima parte del pomeriggio, è stata occupata dal discorso tenuto in aula magna dal preside,  che aveva l’arduo compito di presentare l’offerta formativa.
Punto successivo della tabella di marcia, è stato il turno del giornalino di introdurre  il proprio lavoro.
Eravamo pronti in fila, copie del giornale alla mano, e sorriso spastico sul volto, e fino a quando la  classe non ha iniziato a riempirsi, non mi ero resa conto di quanta gente effettivamente fosse arrivata per partecipare all’ Open Day. Dico solo che le sedie che avevamo preparato non bastavamo neanche per i 2\5 della folla. 
Abbiamo tenuto uno pseudo discorso, rubandoci la parola a vicenda  per esplicare quello che meglio rappresenta  il nostro impegno e il nostro lavoro annuale. Per la mia gioia abbiamo potuto mostrare dei video con le lavagne  multimediali, che finalmente, invece di fare la muffa, sono servite a qualcosa.
Ne approfitto per ringraziare tutti i miei compagni di avventura per il modo in cui ci siamo sostenuti in questa situazione.

Successivamente è stato il turno di alcune ragazze talentuose, che si sono esibite in una performance di  danza contemporanea.
Personalmente darei a queste ragazze 10 punti per la dedizione e il coraggio di aver indossato una semplice tunica bianca per danzare,quando nel campo da pallavolo in cortile aveva messo pianta stabile una famiglia di pinguini.
Sono state bravissime, anche se credo che ormai siano tutte  finite d’urgenza in infermeria-sì, a scuola esiste- per uno stadio avanzato di ipotermia. Le ricorderemo tutti con affetto.

(Se qualcuno vuole ricordarmi i loro nomi, digiti nei commenti in basso. Thank you)

Ampio spazio è stato dedicato alla postazione di “Vento di Legalità”, progetto scolastico di cui ho parlato in un mio post precedente. Abbiamo avuto modo di affrontare tematiche attuali del territorio , in maniera leggera e auto ironica grazie alla proiezione dei  cortometraggi di 5^Z e 5^B e successivamente della presentazione del racconto delle ragazze di 3^Z.  

(Bonus:” Un signore simpatico che aveva già assistito alla presentazione  di Ischool  vedendomi nuovamente nella classe di  Vento di legalità  è sbottato, convintissimo con un <<ma ij già tagg vist>>, testuali parole. )

C’è stata anche una mostra di disegni tecnici e un percorso formativo di storia dell’arte, seguiti dal laboratorio linguistico a cura delle prof.sse Lia de Pascale ed Elena Donadio.

A concludere al meglio  la giornata, non poteva mancare una performance da parte delle ugole d’oro del liceo. L’esibizione canora,infatti, è un “must” da diversi anni nel nostro istituto: a deliziarci sono state Maria Iorio e Giovanna de Laurentis  in coppia per un duetto di Wrecking ball, hit del 2014 della tanto amata Milena.

Un ringraziamento speciale va alle ragazze in giacchetta nera e camicia bianca, che si sono improvvisate hostess della situazione, compito che dal mio punto di vista, richiede una pazienza assurda.  Senza di loro, sono convinta avremmo ritrovato minimo due tre pischelli persi nel bagno del secondo piano, convinti che fosse la presidenza.  (se ve lo state chiedendo, è successo davvero, due anni fa)

Grazie al fatto di aver avuto modo di esserci attivamente all'Open Day, insieme al mio gruppo di pseudo giornalisti squattrinati, anche gli altri anni, posso fare un confronto col passato e dire che stiamo migliorando di anno in anno:  l’organizzazione, infatti quel giorno, è stata quasi una macchina perfetta. 

Ma come mi capita in ogni situazione in cui metto il naso,  io non posso  non conservare una sorta di amarezza di fondo, quella  che come sempre  vorrei tanto eliminare ma che alla fine sono costretta in ogni qual modo a buttare fuori, perchè quando scrivo, ho un bisogno assoluto di sincerità.

Come studentessa da ben 5 anni,  ho visto cose positive nel Segrè, come ne ho viste decisamente troppe di negative.
Ho visto buoni progetti e persone motivate impegnarsi, ma allo stesso tempo, ogni giorno sono partecipe della decadenza dei  muri della palestra e delle infiltrazioni d’acqua nelle classi. Sono problemi che conosciamo tutti da anni, e che sono sempre oggetto di dibattito.
La mia rabbia scaturisce dal fatto di rendersi conto che, per quanto  si cerchi di organizzarsi e impegnarsi in ogni modo,  per una provincia che è sempre più lontana e sorda, a rimetterci è tutta l’immagine di  un apparato scolastico che potrebbe funzionare veramente come si deve.
 L’open Day per i motivi sopracitati,secondo alcuni,non doveva essere organizzato. Io invece  non accetto il passivismo di chi non si attiva e condanna nella totalità, perché non bisogna dimenticare quello che può esserci  di buono, in un evento  che ha come scopo finale quello dimostrare che possiamo rinascere sempre dalle nostre ceneri.
In questo caso, il disagio che viviamo  non è un motivo per non fare, ma dovrebbe essere uno spunto per motivarsi sempre di più, per questo credo sia necessario mostrare una parte sempre “viva” del liceo, che non si piega innanzi alle prese in giro dei “potenti”.  
Siamo le vittime di un sistema più grande di noi, avremmo tutti bisogno di un bagno di onestà per dire quello che pensiamo sul serio: il mio augurio è quello di continuare sempre ad "indignarsi", a manifestare, a non lasciare mai perdere quello che non ci va bene,perché  come abbiamo dimostrato pochi giorni fa,  tra ragazzi che ballano, cantano, si divertono, si impegnano, sono convinta che il Liceo di San Cipriano d'Aversa Emilio G. Segrè  avrà finalmente la possibilità di splendere.

Fabiola Castaldo

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