domenica 12 gennaio 2014

Welcome Back

Intere orde di studenti sostengono che il Natale sia la festa più bella che possa esistere. Non tanto per l'atmosfera, il significato, la gioia, quanto per le vacanze. Come biasimarli? Già al primo giorno di scuola, la domanda più frequente è "ma quando iniziano le vacanze di Natale?". Una domanda del genere risuona all'interno dell'edificio ogni volta che una giornata diventa troppo pesante, o c'è un qualche compito in classe di portata nucleare. Alla fine della giornata, il concetto era sempre quello: non vedo l'ora che inizino le vacanze di Natale. Che sia inizio Ottobre o fine Novembre, esatto. Le vacanze di Natale sono un must per ogni ragazzo con un po' di sale in zucca. Si entra nella mentalità delle vacanze già dal lunedì dell'ultima settimana, quando dovrebbe tecnicamente iniziare la "Settimana dello Studente". La Settimana dello Studente è tecnicamente una pausa didattica, nella quale vengono organizzate attività o recuperi, viene chiesto ai professori di rispiegare un argomento particolarmente ostico o addirittura di esercitarsi per i test d'ingresso di una qualche facoltà universitaria a caso. Quindi si viene a formare, nella scuola, un vero e proprio clima natalizio paragonabile solo ed esclusivamente a quello di una qualche pubblicità di panettoni vari ed eventuali. Ma, se a Natale dobbiamo essere più buoni, questo è anche il periodo delle promesse infrante. Milioni e milioni di studenti si sono ripromessi di studiare e recuperare tutto ciò che avevano di arretrato in sessanta materie diverse: la prima settimana è passata perché piena di festività maligne che distolgono gli studenti dai loro compiti, la seconda settimana è passata per motivi improbabili. E non c'è nulla di meglio che svegliarsi tardi la mattina, gironzolare per casa come confusi dalla labirintite e poi, di notte inoltrata, ricordarsi di avere un migliaio di cose da studiare. Le cinquanta pagine di matematica, il libro da leggere di letteratura, quelle settecentoventi versioni di latino e greco da tradurre. Studenti che, il 5 Gennaio, si ricordano di studiare tutto. Il 6 sono troppo occupati a mangiare le schifezze della Befana, e il 7 si torna a scuola. 
Poi, giustamente, dopo aver fatto spostare sei o sette compiti in classe, non ci rimane che chiudersi in casa e mettersi a studiare per bene, as usual. Ma almeno le vacanze natalizie si sono rivelate essere tali. 

Rossana Schiavone

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