domenica 26 gennaio 2014

Mi realizzo così...

Oggi voglio presentarvi altri lavori che mi ha consegnato alcuni giorni fa la mia compagna di classe, Katia De Rosa. Una collezione di disegni che lei ha voluto selezionare secondo l’originalità e l’estro, delle creazioni caratterizzate dalla raffinatezza e dall’eleganza senza lasciar trasparire alcun segno di pesantezza. “Io non disegno con uno scopo ma perché nel disegnare trovo appagamento, trovo me stessa. Non decido di disegnare una determinata cosa ma all’improvviso interrompo di fare tutto e mi metto a disegnare, dando sfogo alla mia ispirazione”, mi ha detto. Già, è proprio così! Noi ragazzi troviamo completezza nel realizzare ciò che amiamo fare, nelle nostre passioni. Ognuno di noi ha il suo “campo” di azione e di concretizzazione dove può dimostrare che non siamo ragazzi che sognano vanamente! C’è chi si esprime attraverso la scrittura, chi attraverso il cantare o il recitare e chi, come Katia, attraverso il disegno a mano libera.












Gianluca della Corte 4B

4 commenti:

  1. Sono disegni molto belli. Perché tanta attenzione al viso, al corpo umano? Può definirsi una ricerca?

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  2. La ringrazio preside. L'attenzione va non tanto al viso quanto alle sue espressività. Alle emozioni che trasmette, tramite cui io cerco di trasmettere le mie. Tutte assumono un significato importante per me. Ad esempio, il disegno raffigurante l'ancora, simbolo di speranza, ho voluto farlo appendere ad una parete del reparto di oncologia all'ospedale di Napoli, appunto per trasmettere loro la speranza, la loro "ancora di salvezza". Katia De Rosa.

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  3. Questo mi piace, cara Katia.

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  4. Questo mi piace, cara Katia.

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