mercoledì 9 gennaio 2013

Aumento prezzi


[…] I prezzi nell'area euro sono aumentati del 2,6% rispetto al 2,4% di luglio (un anno fa era al 2,5%) […]

Diciamoci la verità, quante volte l’abbiamo sentito per televisione? O l’abbiamo letto sui giornali? O gente random ce ne ha parlato senza che noi chiedessimo niente, facendoci anche la figura dei disinteressati? Evidentemente, tutto questo non si ferma soltanto all’economia a grosso livello, della roba sugli scaffali e al rumore della cassa. A quanto abbiamo capito, al ritorno da queste vacanze di Natale, i prezzi sono aumentati anche laddove non avevamo la minima idea potesse accadere: nei distributori di merendine a scuola. Quale sciagura, quale orrendo anatema gettato sulle nostre teste, nelle quali era imperversato il sentore di non dover avere a che fare con prezzi e dispute sugli stessi, almeno nella fase adolescenziale. E invece ci ritroviamo così, con quei quaranta centesimi con i quali prima ci si comprava una bottiglia d’acqua, mentre adesso possono essere usati solo al tiro al piattello per professionisti asiatici.
Ma non c’è da preoccuparsi, ragazzi del Segré: i nostri esponenti di rilievo si sono già mobilitati in quello in cui sono più bravi. Protestare. Ricordo come fosse ieri – forse era davvero ieri – che Gianluca Pagano, il nostro rappresentante di consulta, s’è fiondato in classe alla ricerca di un foglio bianco, calorosamente offerto dalla sottoscritta, scritto e successivamente fotocopiato e repentinamente attaccato ai distributori: causa aumento prezzi, non acquistiamo più nulla. E vorrei ben vedere! E i risultati già sono evidenti, grazie al carisma di coloro che protestano, oppure per evitare polemiche. Ovvero, i prezzi sono tornati esattamente com’erano prima delle vacanze. Ma ora un nuovo dubbio ci sorge: come mai in tutto il resto del mondo i prezzi sono ancora più bassi? Non ci accontentiamo, e sui distributori compare un nuovo foglio di protesta, con elencati i prezzi medi di ogni prodotto, e comparati a quelli attuali dei distributori del Segré. Non ci resta che aspettare: riusciremo o no ad avere prezzi ancora più bassi o pretendiamo troppo? Vi terremo aggiornati. 

Rossana Schiavone 4B

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