lunedì 20 marzo 2023

“Annarella, la ragazza dei quartieri”


Nella giornata del 17 Marzo, le classi III P, III B, III BS, III Q, III Z hanno presenziato, nell'aula magna "G.F. Petrillo" del Liceo “E.G. Segrè”, all’incontro con Rosanna Vespoli, autrice del libro “Annarella, la ragazza dei quartieri”.

La scrittrice ha invitato gli studenti ad esprimere pensieri e riflessioni maturati in seguito alla lettura del libro, ne ha spiegato in breve la trama, ha ascoltato le domande formulate dagli studenti.

Una studentessa, in particolare, rifacendosi ad un episodio descritto nel libro, ha sollevato la questione della vergogna successiva ad una violenza; la scrittrice ha invitato tutte le donne ad emanciparsi e a tutelarsi sempre. Le donne, infatti, sono le protagoniste del romanzo e, con la loro forza di volontà, si mostrano sempre pronte ad affrontare le difficoltà. Loredana, il personaggio che dopo la violenza ha deviato il percorso della sua vita, cerca in ogni modo di curare i rapporti con i fratelli, è lei stessa che ha il polso di ogni situazione e si sforza di comprenderli. 

L'interrogativo è posto poi sulla conclusione del libro: il pianto di Annarella potrebbe chiudere tutto ma anche essere l'inizio di una nuova storia. Rispetto a quanto esposto da una studentessa, che pone il quesito, la scrittrice invita le classi a partecipare al concorso “Riscrivo il finale”, per entrare nell'ottica della scrittura e un giorno, magari, migliorare il paese. È probabile, ella aggiunge, che con delle nuove idee possa valutare la scrittura di un secondo libro, anche se, per il momento, afferma di non voler continuare. 

Il dibattito si orienta su alcuni personaggi del libro: il padre che,  pur praticando il contrabbando, si sente innocente di fronte alla giustizia, desideroso per la figlia Annarella di un uomo perbene. Tale personaggio fa capire come non si debba giudicare una persona dalla sua posizione nella società, ma cercare di capirne i valori.

Un'altra domanda implica un confronto tra la moderna serie tv “Mare Fuori” e il libro, simili per temi e dinamiche narrative. 

L’autrice spiega, dunque, come la camorra sia purtroppo un problema storico e sempre attuale; nel mondo antico, nella Napoli greca, ad esempio, si dava importanza all'αριστός, il “migliore”, poi questi è diventato chi comanda in modo assoluto sull'intera polis greca di “Neapolis”.

Nell’ultima fase si discute del futuro dei personaggi della storia che, come ha sostenuto la scrittrice, potrebbero avere un prosieguo prosperoso perché possessori di beni necessari.  

La conclusione è tutta per noi ragazzi, con la speranza che, per ottenere ciò che più desideriamo, non ci troviamo nella condizione di dover emigrare e riusciamo ad ottenere, dal nostro Paese, tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

La professoressa è riuscita in questo incontro a dare spunti preziosi ed insegnamenti illuminanti,  riferiti all’attualità ed intrinseci anche alla trama del libro, con un invito importante: investire sempre sulla nostra formazione.

Mariateresa Letizia, III Z


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