Da quasi cinquant’anni l’AIL(Associazione Italiana contro le
leucemie-linfomi e mieloma Onlus) pone
al centro della sua filosofia e della sua attività il malato e la sua
famiglia, nel totale rispetto della persona e della dignità umana.
Il 5 Dicembre 2018, Giornata Internazionale del Volontariato,
l’associazione, che fa visita alle scuole italiane con il proposito di promuove e sostenere la ricerca scientifica,
sensibilizzando
l’opinione pubblica
sulla lotta contro le malattie del sangue, ha fatto visita, tra le tante,
anche alla nostra scuola. L'iniziativa si è svolta, in 4800 piazze italiane, grazie all’impegno di migliaia di volontari che hanno
offerto una stella di Natale in cambio di un contributo di 12 euro. È stata un’occasione per conoscere più
da vicino alcuni dei volontari che fanno parte della grande famiglia AIL, ed è
in quest’occasione che c’è stato modo di
intervistarli e scoprire cosa li spinge a compiere un gesto d’amore
come questo.
Vi postiamo, quindi, qui di seguito
l’intervista.
«Cosa l’ha spinta a fare volontariato?»
«
È stata principalmente la mia collega che, da questa lunga e dura lotta, è
uscita vincitrice. »
«Nel corso degli anni, grazie anche alle donazioni e al
contributo dei volontari, quali passi avanti sono stati fatti nel campo della
ricerca?»
«I picchi dei dati relativi alle morti per leucemia si sono
notevolmente abbassati nel corso degli ultimi trent’anni. L’AIL è nata circa
cinquant’anni fa, e quest’anno festeggiamo la trentesima edizione delle “Stelle
di Natale”; sono inoltre stati fatti tantissimi progressi non solo in campo
medico, ma anche per quanto riguarda l’assistenza medica agli ammalati, come le
case costruite per ospitare persone colpite da questa stessa malattia, in modo
da facilitare l’accesso alle cure, anche in vista delle ingenti spese a loro carico
e dello stress fisico a cui, altrimenti, sarebbero sottoposti.»
«Quanto è, e quanto è stata generosa la popolazione della
Campania con la vostra associazione?»
«
È il
primo anno che ci rivolgiamo ad un istituto superiore, e sono rimasto molto
colpito dalla generosità e dalle risposte certamente positive alla nostra
richiesta di aiuto. La speranza è dunque che questa campagna di
sensibilizzazione serva ad incrementare la partecipazione della comunità, anche
in un futuro prossimo, dunque la risposta alla domanda precedente è: sì, la Campania risponde bene!»
«Per quanto riguarda, invece, il tasso di leucemie diagnosticate
in Campania, intorno a che numero si aggira?»
«Al momento non siamo a conoscenza di dati precisi, purtroppo,
ma è sicuramente più alto in confronto ad altre regioni d’Italia.»
Così si è conclusa l’intervista per la realizzazione della quale
abbiamo avuto il piacere di fare la conoscenza dei nostri volontari AIL.
Ida Cantone
Nikla Nobis
VZ
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