martedì 10 dicembre 2019

“Our bisinissi”: anche il liceo “E.G. Segrè” in lotta contro la mafia.


A Casal di Principe un incontro promosso dalla Summer School UCSI per dibattere sulla criminalità organizzata…



Casal di Principe.  Sabato 14 settembre 2019 Villa Liberazione, bene confiscato alla camorra e riutilizzato come centro per la Salute Mentale, apre le porte per ospitare la seconda sessione di “Our bisinissi”, progetto promosso dalla Summer School UCSI, scuola di Giornalismo Investigativo, per focalizzare l’attenzione sulla criminalità organizzata, delineandone i processi di diffusione in Italia e all’estero, gli scopi,  i relativi mezzi per raggiungerli e le conseguenze che ha recato alla politica e all’economia del nostro Paese.
All’iniziativa hanno partecipato anche gli studenti della classe V Z, i quali hanno rivolto domande agli ospiti presenti sul ruolo di grande importanza che assume il giornalismo investigativo nel portare alla luce i retroscena di molti avvenimenti che, il più delle volte, hanno a che fare con corruzione e criminalità e sull’impatto che esso può avere proprio sulle organizzazioni mafiose.
L’incontro è stato presieduto da Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti ed editorialista del “Corriere di Mezzogiorno” e del “Corriere della Sera”. In primis è intervenuto Giacomo Di Gennaro  dell’Università “Federico II” di Napoli e curatore del “Rapporto Criminalità e Grandi Aree Urbane Italiane”, che, nel suo discorso, ha sottolineato l’importanza di rivalutare non solo la dimensione economica, ma anche quella politica, che spinge la mafia ad agire per un controllo diretto sul territorio, tramite l’estorsione; di rivedere le politiche di controllo sulle attività mafiose per contrastarne l’operato. Si sono, inoltre, evidenziate, le strategie di infiltrazione nelle economie impresarie da parte delle mafie, attraverso la pratica dell’usura, legate al profitto degli imprenditori soprattutto in periodi di grave crisi economica.  Tale problematica è stata sviscerata da Alessandro d’Alessio, Procuratore Dda Napoli, che ha sottolineato la potenza dei gruppi mafiosi, rafforzati dal consenso del popolo “abbandonato” dalle Istituzioni, e che ha fatto riflettere sulla questione del Clan dei Casalesi, ancora attivo secondo il Procuratore.
La seconda parte dell’incontro ha focalizzato l’obiettivo sulle criptovalute e su come la loro manipolazione possa condurre a vere e proprie frodi informatiche a vantaggio dei cybercriminali, tra cui anche associazioni terroriostiche, come ha riportato il Generale Umberto Rapetto, Comandante Nucleo Frodi Telematiche, Guardia di Finanza e Autorità Privacy della Repubblica di San Marino.
Significativo è stato l’intervento del Generale dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Governale, il quale, parlando della diffusione della mafia in Nord Italia e della negatività dell’emigrazione dei mafiosi siciliani in America, ha evidenziato l’importanza delle varie Istituzioni nella lotta alla criminalità, segnalando anche eventi storici (come l’introduzione, il 13 Settembre del 1982, del reato di “Associazione a delinquere di stampo mafioso”, a seguito dell’assassinio di Pio La Torre, nel Codice Penale Italiano) e commemorando le vittime della mafia.
A concludere l’incontro è stato l’intervento del Procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo che ha messo in evidenza la debolezza della Pubblica Amministrazione nel contrastare il fenomeno della criminalità organizzata e ha riportato la poco rassicurante stima della riduzione della popolazione nel nostro territorio, auspicando che le generazioni future possano agire in modo concreto per il miglioramento del territorio e per l’annientamento graduale dello stato di omertà e di apatia in cui versa la società. Ha inoltre invitato i ragazzi a ricordare le vittime della mafia come veri e propri modelli da seguire per uscire dall’ancora presente “Stato di Natura”, dove, come diceva il filosofo inglese Hobbes, homo homini lupus est


             

                                                                                                    Fabiana Cantiello   V Z



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