
Moderatore dell’evento il dottor Luigi Ferraiuolo, direttore
della Summer School, che ha illustrato ai presenti le tematiche da trattare cedendo
poi la parola al dott. Leonardo Guarnotta, membro del pool antimafia coordinato
dal giudice A. Caponnetto e giudice istruttore, insieme a Falcone, Borsellino e
Di Lello, del maxiprocesso alla mafia.
Appassionata è stata la testimonianza del giudice Guarnotta che
ha ripercorso, con un viaggio nella memoria, gli anni di intenso lavoro del
pool, evidenziando le difficoltà incontrate in un periodo storico in cui ci si
interrogava persino sulla reale esistenza del fenomeno mafioso ed annoverando i
depistaggi e i silenzi omertosi con i quali cozzava il loro desiderio di legalità
e giustizia.
Il Dottor Guarnotta, durante la sua conferenza, ha raccontato,
anche con molti importanti particolari, quella che è stata la sua esperienza
lavorativa, e soprattutto di vita, con i due giudici uccisi dalla mafia,
Falcone e Borsellino, facendo emergere anche il lato caratteriale e personale
dei due e la sua stessa emotività, commuovendosi nel ricordare momenti carichi di
emozioni. Il giudice ha definito la sua
esperienza irripetibile, fantastica, indimenticabile, ma foriera di una ferita terribile.
La lezione è
proseguita con la testimonianza di Antonio Roccuzzo, caporedattore ‘La7’, che
in quegli anni lavorava a Palermo e che ha ricostruito le principali tappe
dell'ascesa della mafia nell'anno dell'uccisione di Falcone e di Toni Mira, inviato
di ‘Avvenire’.
Affascinante e al
tempo stesso scioccante è risultato il racconto di Toni Mira, il quale ha
narrato la storia della giovane Rita Atria, una testimone della giustizia
italiana, che dopo la morte del padre e del fratello, entrambi mafiosi, decide
di collaborare con la polizia in nome della giustizia, lavorando al fianco di Borsellino,
al quale si lega con un rapporto quasi filiale. Rita, una settimana dopo la
morte di Borsellino, si toglie la vita, lanciandosi dal settimo piano di un
palazzo a Roma, dove viveva in segreto. Questa giovane ragazza era ed è ancora
oggi considerata un modello di coraggio, una donna che avrebbe sicuramente
meritato una vita migliore.
Questo incontro è stato, soprattutto per i novelli scrittori
del giornalino scolastico ‘I-School’, altamente educativo dal punto di vista
culturale ed umano, offrendo la possibilità di conoscere realtà fortemente
attuali e di riflettere sulla valenza formativa del ricordo di cittadini che
hanno agito, impegnato e sacrificato la loro vita per gli ideali di legalità e
giustizia.
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