venerdì 6 maggio 2016

Il coraggio di andare avanti

<< Alti e bassi.
Su e giù.
Respira e inspira.
Così funziona.
Non l'abbiamo deciso noi di certo.
E se ne avessimo avuto la possibilità,avremmo potuto creare qualcosa di più poetico?
Il nostro ego smisurato risponderebbe sicuramente di sì, perchè se ci fosse stata data la possibilità di decidere il corso delle cose, come codardi, avremmo evitato il dolore e abbracciato la gioia senza mezze misure.
Ma questo non è poetico.
Tutto ciò è fermo, vuoto, morto, senza anima e potrei continuare all'infinito.
Il caos ci rende vivi, la guerra ci rende forti e quel piccolo angolo di pace ci ricarica per affrontare tutto. Questa sì che è una frase poetica, ma la vita certe volte non lo è affatto.
Come trovare questo piccolo angolo però? Come cercarlo in questo buio senza speranza?
Fortuna? Intuito? Sesto senso?
Non funziona così, non è così facile.
Devi accettare che potrai perdere, tante volte, ma mai la tua forza d'animo.
Devi accettare che potrai avere tante delusioni, ma di certo non ti fermerai davanti a nessuna di queste.
Devi assicurarti di rischiare, perchè la tua unica certezza è il respiro, che nei giorni freddi d'inverno si infrange sopra al finestrino dell'auto , causando una scintilla di speranza per il tanto atteso futuro nei tuoi innocenti occhi grigi, non ancora pronti ad essere delusi, ma neanche ad amare. >>
Faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi per un istante infinito, è sempre stato un argomento pungente per me questo, ho sempre cercato di evitarlo.
Ma tutto, sia le cose più banali che quelle più difficili, hanno una base,una causa,un motivo.
"Violenza Psicologica" .
Così è stata definita.
Non so se queste stupide parole possano rendere le lacrime di mia madre e il dolore lacerante che io, impotente dinanzi alla situazione, ho provato.
Il problema è stato uno solo.
Io ero diffidente, mia madre no.
Io non mi fidavo, lei sì.
Io non mi sono fatta ingannare, lei il contrario.
E quando mio padre se n'è andato, l'ha dimostrato.
L'ha dimostrato facendosi fare del male da un altro mascalzone.
All'inizio l'ho odiata, perchè c'era la mia sorellina con noi.
Poi ha deciso di mandare la piccola a stare dalla zia,per tenerla al sicuro e, in quel momento, l'ho amata. Ma non come si ama una mamma,semplicemente come ami qualcuno che sta proteggendo una delle persone più care a te.
Poi le sue lacrime sono diventate anche le mie e il nostro dolore si è fuso fino a risucchiarci, quando quell'uomo ci ha spogliato di tutti i nostri beni, persino quei risparmi che la mamma aveva nascosto dietro al quadro del salotto anni prima.
Non dimenticherò mai questa cosa.
Guardo mia sorella di appena 13 anni e mi rendo conto che ha chiesto aiuto alla persona sbagliata, forse non sono io quella più indicata a dare consigli sulla vita , ma sono sua sorella e di certo non la abbandonerò mai.
<< Noi siamo la causa della nostra stessa sofferenza , perchè parliamo sempre con la mente e mai col cuore.
Il problema di fondo è che , parlo per me, non ci sono mezze misure. Quelle persone che provano tutto ai massimi livelli, che non si fermano , ma puntano ad una totale perdita dell'essere in tutto ciò che fanno, cominciano ad analizzare le cose e a capire quanto  vale la pena viverle. Ma qualcuno una volta mi ha detto che "Tutto vale la pena" ed io adesso te lo ripeto. Tutto vale la pena: la più grande delusione, la più piccola gioia, il più malinconico sorriso. In questo preciso istante, ieri o domani a questa stessa ora noi saremo sempre impegnati, impegnati in quella che per gli scrittori è vista come la più complicata e importante opera , la storia della nostra vita.
Tu vuoi una storia memorabile?
Vai! Esci fuori dal tuo guscio e scrivila, pittura questa tela ancora bianca, suona questa chitarra ancora nuova di zecca. Vivi! >
Non so se questo discorso sia rivolto più a me stessa o a lei.
Probabilmente l'avrò annoiata, come succede sempre.
No, stavolta no.
Lo capisco dai suoi occhi quasi lucidi e dall'abbraccio che mi sta avvolgendo all'istante.
"Però prima di tutte queste belle parole che ho appena detto, devi imparare ad abbattere i tuoi muri"
Questo non gliel'ho detto.
Non voglio rovinare la sua favola con altre preoccupazioni, spero che per lei sia più facile.
Per me non lo è mai stato.
Spengo l'interruttore dei miei pensieri e continuo a perdermi nel suo abbraccio.
                                                                                                                            Giusy Pirozzi

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