sabato 22 marzo 2014

Speak – Le parole non dette


Speak è un libro di Laurie Halse Anderson da cui è stato anche tratto un film interpretato dalla famosa attrice Kristen Stewart, nel ruolo della protagonista. Il libro si apre con una scena: una ragazza, Melinda, è chiusa nella sua stanza a dipingersi le labbra come se fossero sigillate da filo spinato, un segreto le resta chiuso in gola. A scuola viene chiamata "spia" poiché fu lei che durante quella festa, chiamò la polizia. Melinda ricorda che, da quella serata venne abbandonata da tutti. Quella sera di pioggia inciampò in un tenero bacio -che ben presto divenne fango- in cui non riuscì a gridare, le venne tappata la bocca. E così ritornò a casa, con un segreto pungente tra le labbra e un pezzo di anima mancante. Melinda divenne triste, cinica, solitaria.

Pian piano, però, la ragazza silenziosa e dall’animo tormentato dai brutti ricordi, grazie all'arte e ad un professore ribelle, riesce a trasformare il dolore in qualcosa di nuovo, in qualcosa che la fa sentire partecipe della sua vita. E’ proprio il professore, infatti, ad aiutarla inconsciamente, a farla finalmente sentire meno sola e gridare al mondo che non era lei quella sbagliata. Speak, il cui sottotitolo è "le parole non dette" evidenzia in maniera ancora più straziante la sofferenza della giovane protagonista. 
E’ dunque evidente il tema dell'emarginazione scolastica adolescenziale che viene analizzato in tutte le sue sfaccettature: il comportamento dei bulli e le reazioni della vittima. Infatti, nel libro è presente la classica dinamica dei “gruppi” che si formano nelle scuole ed è quindi sottolineata, tramite il punto di vista e la reazione -anche se silenziosa- di Melinda, la situazione di coloro che ne restano esclusi. 
Speak è un libro che ha mostrato un duplice aspetto facendo reagire coloro che venivano oppressi e facendo riflettere colore che erano oppressori.



Giusy Crispino

1 commento:

  1. Quindi, cara Giusy, Melinda è un pò la "voce" di tanti, a cui bisogna garantire l'ossigeno necessario: Brava!

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