
La piazza degli Eroi é una delle piazze piú belle e piú importanti di Budapest, sia per ragioni storiche che artistiche. E’ situata in fondo alla viale Andrassy. La costruzione del Monumento Millenario cominció nel 1896, l'anno del Millennio Ungherese, e finí nel 1929 quando la piazza ricevette anche il suo nome di oggi. Quest'ultimo è dedicato alla memoria degli eroi che diedero la vita per la libertà del loro popolo e della loro indipendenza nazionale. Infatti al centro della piazza possiamo osservare il "Monumento degli Eroi Nazionali", caduti in guerra, di cui non si conoscono i nomi. Proprio in centro, di fronte a viale Andrassy possiamo vedere un obelisco alto di 36 metri, sul quale sta l'Arcangelo Gabriele. Secondo la leggenda Gabriele visitó Santo Stefano ( primo re d'Ungheria) e gli suggerí di accettare la corona dal papa e la religione cristiana. Santo Stefano prese in considerazione le parole dell'Arcangelo e cosí l'Ungheria divenne una delle monarchie piú importanti dell'Europa. Alla base della colonna è rappresentato un gruppo di sette figure a cavallo : i capi tribù che hanno condotto il popolo ungaro nella regione della pianura carpazica. Il personaggio principale è Árpád d'Ungheria, considerato il fondatore della nazione ungherese. Il retro del monumento consiste di due file di colonne, ciascuna con sette statue rappresentanti figure della storia dell'Ungheria o sculture allegoriche: il Lavoro, l'Agiatezza, la Scienza, la Gloria, la Pace e la Guerra. In cima al colonnato di sinistra c’è una figura maschile che guida un carro usando un serpente come allegoria della guerra, mentre sulla parte destra vi è una immagine femminile su un carro che tiene una foglia di palma,allegoria della pace. Infine, dietro al monumento, ci sono due file di sculture, che rappresentano i sette patriarchi ungheresi che conquistarono la patria e altre persone storiche.
Il Bastione dei Pescatori
Il Bastione
dei Pescatori è situato nella parte settentrionale della collina di Varhegy
(Quartiere del
Castello), la parte più vecchia e storicamente più significativa
di tutta Budapest. Fu costruito tra il 1901 ed il 1903, nel luogo esatto dove
fino a quel momento sorgeva un antico villaggio di pescatori. Dall'esterno si
presenta come un sistema di bastioni realizzati in stile neoromanico e
neogotico, costruiti su mura medievali pur senza aver mai avuto alcuno scopo
difensivo. Sotto il Bastione si può visitare anche la cripta della chiesa di
San Michele, menzionata per la prima volta nel lontano 1443. Stupenda, dalle
sue terrazze, la vista di Pest e delle sottostanti rive del Danubio. Non a
caso, nel 1988 il panorama di Buda con il Bastione dei Pescatori è stato
dichiarato Patrimonio Mondiale dall'UNESCO. Il Bastione dei Pescatori, Halaszbastya
in ungherese, si trova sulla collina del Castello di Budapest, a pochi metri
dalla chiesa di San Mattia. Questo belvedere che si affaccia sul Danubio e su
Pest è stato costruito in una commistione di stili tra neogotico e neoromantico
tra il 1895 e il 1902 su un tratto delle mura del castello ed è caratterizzato
da sette torri di avvistamento decorative che simboleggiano le sette tribù
ungheresi che hanno conquistato la terra che sarebbe poi divenuta regno
d’Ungheria. Subito dietro il Bastione, che non ha mai avuto un ruolo difensivo,
si trova la statua equestre di Santo Stefano, primo re ungherese, a
sottolineare come questo imponente monumento, con tutta probabilità il più
amato dai turisti, sia stato eretto a celebrazione della storia millenaria dell’Ungheria.
La costruzione del Bastione dei Pescatori si intreccia con il restauro della
chiesa di Mattia non solo perché l’architetto che li ha progettati, Frigyes
Schulek, è lo stesso, ma anche perché la disposizione di questa terrazza
panoramica a forma di T abbraccia la chiesa e ne mette in risalto la bellezza.
Le ampie scale che conducono al Bastione, arricchite da copie di statue
storiche, fungono anche da ingresso scenografico alla collina del castello.
Il
Parlamento
Il palazzo del Parlamento ungherese è uno dei simboli della capitale Budapest costruito tra il 1885 e il 1904 dall'architetto Jeure Steindl. Egli si ispirò al Parlamento di Londra e al Duomo di Colonia.
Nella realizzazione, Steindl unì vari stili :gli spazi esterni sono di stileNeogotico quelli interni ,di stile Barocco. Con 268m di lunghezza e 123 di larghezza, dispone di una decina di cortili e una trentina di ingressi. La cupola,elemento più appariscente, èalta 96m. L’edificio presenta due camere: quella al lato settentrionale dove c'è il Ministro ,quella al lato meridionale dove c'è il Presidente.
La facciata principale affaccia sul fiume Danubio nella parte di Pest.
La struttura esterna arricchita da tetti,guglie,arcate ,finestre.
Il palazzo del Parlamento ungherese è uno dei simboli della capitale Budapest costruito tra il 1885 e il 1904 dall'architetto Jeure Steindl. Egli si ispirò al Parlamento di Londra e al Duomo di Colonia.
Nella realizzazione, Steindl unì vari stili :gli spazi esterni sono di stileNeogotico quelli interni ,di stile Barocco. Con 268m di lunghezza e 123 di larghezza, dispone di una decina di cortili e una trentina di ingressi. La cupola,elemento più appariscente, èalta 96m. L’edificio presenta due camere: quella al lato settentrionale dove c'è il Ministro ,quella al lato meridionale dove c'è il Presidente.
La facciata principale affaccia sul fiume Danubio nella parte di Pest.
La struttura esterna arricchita da tetti,guglie,arcate ,finestre.
Il castello
di Godollo
Per questo tra i loro 28 castelli si distingueva quello di Grassalkovich, meglio conosciuto come Castello di Godollo.
Non solo è stato definito il palazzo più grande D’Ungheria, ma anche la seconda tenuta più grande d’Europa dopo Versailles.
Situato nella periferia di Budapest, fu costruito tra il 1741 e il 1760 per volere del nobile Ungherese Antal Grassalkovich, il consigliere di Maria Teresa d’Austria.
A seguito della visita di Maria Teresa, al palazzo furono apportate varie modifiche dai discendenti di Grassalkovich (come ad esempio la trasformazione dei giardini alla francese in quelli inglesi).
Successivamente con la morte dell’ultimo erede della dinastia, si estinse la discendenza di Grassalkovich e l’edificio fu confiscato per circa nove anni, in seguito fu acquistato da una banca Belga e poi nel 1867 divenne proprietà dello Stato. In seguito all’incoronazione, il complesso divenne proprietà di Francesco Giuseppe e Elisabetta di Baviera, la principessa Sissi, i quali amavano il paesaggio che Godollo offriva. Il palazzo raggiunse il suo massimo splendore sotto il regno dei suddetti sovrani ungheresi.
Lo stile della facciata preannuncia il carattere barocco dell’intero castello che viene a confermarsi con la presenza di un maestoso teatro, le sale all’interno presentano questo stile barocco alternato ad affreschi della cultura Viennese. Una delle caratteristiche più curiose è che i sovrani erano soliti portare con sé gli affetti più cari, alcuni dei quali tutt’oggi sono conservati nel castello di Godollo. Essendo immerso nella natura oltre a possedere una serra, un’ampia scuderia e un enorme parco, il palazzo talvolta assunse la funzione di tenuta da caccia in quando la coppia reale organizzava feste, battute di caccia e corse di cavalli.
Con la fine della monarchia, nel 1920 la residenza passò nelle mani dello Stato.
Durante la Seconda Guerra mondiale gli arredamenti furono gravemente danneggiati a causa di bombardamenti e saccheggiamenti; negli anni successivi il castello fu occupato dall’esercito sovietico, mentre nella metà degli anni ‘50 nella parte principale del palazzo fu allestito un ricovero per gli anziani. Durante gli anni del Comunismo, i lavori di restauro furono inefficienti, rovinando ancor di più le varie aree del castello, ma la ristrutturazione vera e propria cominciò solo nel 1990. Dal 1995 ad oggi è possibile visitare: gli appartamenti di Sissi e Francesco Giuseppe, l’ala dei Grassalkovich con la cappella, il teatro barocco, il parco botanico e l’appartamento dei figli, le stalle e il maneggio.
Il castello inoltre nel 2011 è stato anche sede della presidenza dell’Unione Europea.
Assunta Basile, Rosalia Di Lauro
Federica Schiavone, Rosa Reccia
Maria Giuseppa Cantiello
Giusy Pirozzi, Maria Iorio
Federica Schiavone, Rosa Reccia
Maria Giuseppa Cantiello
Giusy Pirozzi, Maria Iorio
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