
Non tutti i ragazzi,però, sono disposti a
correre certi rischi, quindi si è venuta a creare una tendenza simile, ma allo
stesso tempo opposta: la “Booknomination”. Il gioco è praticamente lo stesso,
ma si sostituisce l’alcool con il sapere, ovvero proporre un libro da leggere a
tre amici e fare la stessa cosa entro 24 ore.
Non vi sembra però tutto molto familiare? Se
si va ad investigare potremmo risalire a tendenze identiche nate già nell’anno
2000, quando il regista Mimi Leder diresse l film “Un sogno per domani”. In
effetti il piccolo Trevor aveva delle intenzioni ben più grandi e leali delle
nostre: « Questo sono io, e queste sono tre persone, a cui darò il mio aiuto,
ma deve essere qualcosa di importante, una cosa che non possono fare da sole,
perciò io la faccio per loro... e loro la fanno per altre tre persone... ».
Questa moda ormai la troviamo in qualunque settore, che il soggetto sia
l’alcool, i libri o anche il cibo non importa, si noti però che più le
intenzioni sono buone più si viene criticati. Coloro che hanno effettuato questa
sorte di Booknomination hanno avuto ahimé critiche poco eleganti da parte dei
ragazzi che si sentivano offesi per questa modifica del gioco. C’è ancora un
rifiuto da parte di diversi adolescenti che vivono con i paraocchi, dove a
contare nel loro mondo è solo l’eccesso e l’intemperanza. Perfino il piccolo
Trevor viene accoltellato dopo aver compiuto la terza buona azione.
Coincidenze? Io non credo.
Maria Delizia Griffo
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