Un foglio bianco senza sfondo: un personaggio, una
donna alta e magra, con dita allungate e delicate, sembra voler persuadere
l’osservatore, avvicinarlo! L’unico soggetto è rappresentato in azioni quasi
tutte ordinarie, quotidiane.
Lo si vede mentre danza, mentre svolge una sorta
di rituale (almeno così sembra nell'immagine 4) e mentre è solo, lì fermo, come
se volesse richiamare l’attenzione di qualcuno in grado di portarla via da quel
foglio “bianco”.

Ma c’è qualcosa che non inganna la persona attenta, qualcosa di troppo attraente, che sembra voler tradire l’osservatore incuriosito ma titubante. Gli occhi, forse. Gli occhi che non ha. A volte, la donna è bendata, a volte ha il viso coperto dai capelli. Cosa vorrà mai comunicarci la “Puella Magi” di Francesca Torino?
Chissà! Sarà proprio lo stile lugubre e
intrigante, espresso attraverso i suoi disegni a prima vista muti, a
sussurrarci qualcosa che non è decifrabile sul piano meramente oggettivo e
razionale.
Gianluca Della Corte
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